Noi e loro - 9788860362292

Noi e loro: "È il balzo il tratto in comune, con troppo impeto di speranza da parte del giovane extracomunitario, con l'impeto della disperazione da parte del giovane omosessuale. Casualmente vicini sulla stessa pagina di cronaca, i due balzi mi parvero rappresentativi e speculari. Decisi di contrapporli INSIEME alla "funzionalità" del maschio occidentale eterosessuale. Funzionalità a un sistema che - negando in lui l'extracomunitario e l'omosessuale - giunge a negare in lui l'essere umano. In queste pagine l'omosessuale e l'extracomunitario continuano a parlarsi e a interagire, in modo gioioso e candido nella prima parte, ambientata nel Maghreb; in maniera più dolorosa, realistica e consapevole - attraverso la cronaca delle due esclusioni, delle due disappartenenze - nella seconda parte, italiana e "mondializzata". Lo sguardo è complessivamente duplice: all'iniziale incanto dell'omosessuale europeo in Maghreb, già descritto da Gide un secolo fa, si alterna il disincanto dell'intellettuale occidentale di fronte al fenomeno del turismo e dell'immigrazione. Con gli omosessuali e i "nativi" che si scambiano le parti, trasformandosi vicendevolmente in turisti e/o immigrati più o meno stanziali. Ma ho anche cercato - infine - di fare interagire la fase "nordafricana" di sesso edenico e quella "europea" di "trafiletti" e immigrazione, con una ipotesi - per l'appunto - di mondializzazione, dove il "noi" e il "loro" dovrebbero sparire." Franco Buffoni
"And the leap the trait in common, with too much vehemence of hope by the young immigrant, with the impetus of desperation on the part of young homosexual. Casually neighbors on the same page, the two leaps I seemed representative and mirror images. I decided to match them with the "functionality" of the Western male heterosexual. Functionality to a system that--by denying him the immigrant and the homosexual-comes to deny him a human being. In these pages the homosexual community and continue to talk to each other and to interact, so joyous and Candide in the first part, set in the Maghreb; in a more painful, realistic and aware--through the record of the two exclusions, of the two disappartenenze-in the second part, Italian and "globalized". The look is altogether twofold: the initial charm of European homosexual in Maghreb, already described by Gide a century ago, alternates the disenchantment of Western intellectual facing the phenomenon of tourism and immigration. With homosexuals and the "natives" who swap sides, turning each other in tourists and/or immigrants more or less sedentary. But I have also tried-finally-to make interact the phase "sex" and "European North African Edenic" of "newspaper clippings" and immigration, with a hypothesis-in fact-of globalisation, where the "us" and "them" should disappear. " Franco Buffoni