E così vorresti fare lo scrittore? Testo inglese a fronte - 9788882466893

E così vorresti fare lo scrittore? Testo inglese a fronte: Il lettore troverà nella poesia che da il titolo al libro l'idea che ha Bukowski della scrittura e del proprio mestiere. "E così vorresti fare lo scrittore?" La voce dell'autore inaugura il registro rude ed eccessivo, ironico e provocatorio per cui tanti lettori lo amano. Se l'impulso a scrivere non esplode all'interno di te, se non ti viene da mente, cuore, bocca, viscere, se non è come un sole che ti brucia dentro, meglio lasciar perdere. Un vitalismo disincantato e romantico, pragmatico e ribaldo corre per queste pagine. Il lettore vi troverà paesaggi urbani desolati, invettive crudeli ed esilaranti (vedi quella contro Fred Astaire), massime perentorie e sublimi su come può passare utilmente il tempo libero chi non ama il baseball. Il ritmo dei versi è quello di un parlato sincopato, e fa pensare a un pittore che lascia sgocciolare i colori o a un jazzista che soffia a scatti in uno strumento a fiato. Ma poi compaiono all'improvviso forti metafore visionarie: una balena bianca di 70 anni nell'acqua lattescente di una jacuzzi, la vecchia macchina da scrivere elettrica che, abbandonata per l'arrivo del computer, risuscita come un Lazzaro meccanico al primo guasto di quello. Alla fine di un libro così magmatico, di un autore che appartiene alla famiglia vagabonda dei Cendrars e dei Miller, al lettore resterà la felice impressione che "la vita è piena di gioiosi / miracoli".
The reader will find in the poem which gives its title to the book the idea that Bukowski writing and their craft. "And so you want to be a writer?" The voice of the author ushers in the rough log and excessive, provocative and ironic that many readers would love it. If the impulse to write does not explode within you, if you are not from the mind, heart, mouth, gut, if it is not like a Sun that burns inside you, forget it. A disenchanted romantic Vitalism, pragmatic and ribaldo runs for these pages. The reader will find desolate cityscapes, cruel and hilarious rants (see that against Fred Astaire), peremptory and sublime maxims about how can spend usefully leisure who doesn't love baseball. The rhythm of the verse is that of a syncopated, spoken and makes me think of a painter who is leaving drain the color or a jazz player blowing jerky in a wind instrument. But then suddenly appear strong visionary metaphors: a white whale in 70 years in the Milky water jacuzzi, the old electric typewriter that was abandoned for the arrival of computers, raising the first mechanical failure as a Lazzaro the one. At the end of a book so jumbled, an author who belongs to the tramp of Cendrars and Miller, the reader will be the happy impression that "life is full of joyful/miracles".