Il soggetto rivoluzionario. Attualità di Walter Benjamin - 9788869480652

Il soggetto rivoluzionario. Attualità di Walter Benjamin: Che ruolo gioca il "soggetto politico" nell'opera di Walter Benjamin? È possibile rileggerne le principali categorie a partire da esso? Questa è la sfida che raccoglie la ricostruzione del pensiero del filosofo tedesco proposta in questo volume. La soggettività, in quanto sostanza cosciente della storia umana, è - sostiene l'autore - uno dei cardini fondamentali dell'attualità del marxismo di Benjamin. Non solo perché ci pone di fronte alla rimozione della trasformazione e del conflitto, che sono invece attuali in ogni momento dello sviluppo storico; ma anche perché del pensiero dello stesso Marx ci restituisce la sostanza metodologica e politica: pensare la realtà storicamente significa individuare e costruire la soggettività nel presente, e pensarla in termini rivoluzionari. Sottrarre l'opera di Marx a una riduzione puramente sociologica, e quella di Benjamin alle pure suggestioni letterarie, non sembra una cosa diversa dal lavoro teorico e politico cui il loro pensiero continua a porci di fronte. Inattualità" della riflessione benjaminiana non è dunque ricercata a dispetto della complessità contemporanea, ma dentro le sue pieghe. Né Marx, né Benjamin - è superfluo ricordarlo - possono offrirci le risposte o le soluzioni, ma rileggerli in relazione alle strutture sociali e agli esseri umani del presente appare essenziale, se si intende ricostruire una strumentazione critica all'altezza del nostro tempo. "Questo nemico non ha smesso di vincere", ci ammonisce Benjamin nelle sue tesi sulla storia, scritte poco prima di morire, braccato e stremato. Ma si tratta appunto di un
What is the role played by "political entity" in the work of Walter Benjamin? You can rileggerne the main categories from it? This is the challenge that collects the reconstruction of the thought of German philosopher proposed in this volume. Subjectivity, as conscious substance of human history, is-supports the author-one of the cornerstones of the topicality of Marxism by Benjamin. Not only because it confronts us with the removal of the transformation and conflict, which are present in every moment of historical development; but also because of the thought of the same Marx gives us the methodological and political substance: think of reality historically means identifying and building the subjectivity in the present, and think in terms revolutionaries. Subtract the work of Marx in a purely sociological reduction, and that of Benjamin at pure literary suggestions, doesn't sound different from the theoretical and political work which their thinking continues to place ourselves in front. Outdatedness "of reflection benjaminiana is not sought in spite of contemporary complexity, but in its folds. Neither Marx nor Benjamin-is superfluous to remember him-can give us answers or solutions, but rereading them in relation to social structures and human beings of this appears essential, if you are rebuilding a critical equipment at the height of our time. "This enemy has not stopped winning," warns Benjamin in his thesis on the history, written shortly before his death, hunted and exhausted. But this is a