La calata del santo a tre gambe - 9788889647394

Leggere un'opera primadi un autore è sempre un'esperienza interessante, spesso si coglie nel ibro tutto ’ entusiasmo e tutta a vogliada partedi chi scrivedi farci conoscere quelo che ui hadentro, ha accumulato negli anni ed è finalmente riuscito ad esprimere completamente. Nel caso specifico Andrea Buoninfante riesce a coniugare felicemente tutte queste componenti, miscelando elementi appartenenti ala sua vita reale e al uogodove vive, ad altri specificidi una trama che risponde a tutti i requisitidel gialo tradizionale. Riprendendo a ezione cara ad Agatha Christie e a Rex Stout, presentandoci correttamente tutti i personaggi principali nele prime pagine come teorizza adecana inglese e inserendo nel racconto quel mixdi azione-deduzione, cavalodi battagliadel creatoredi Nero Wolfe. Tutto questo, e ciò rappresenta a novità più gustosa, ambientato in pËsedel’ Abruzzo marsicano,dal’ immaginifico nomedi Castromarso, assoluta new-entry nele ocation regionali che fannoda cornice ai numerosi polizieschi italiani, con protagonisti variegati come un marescialodei carabinieri pragmatico e insofferente ale imposizionidele ingiustizie gerarchiche edeledisparità sociali,due ragazzi che, spintidal’ inesauribile motoredela passione si ritrovano coinvolti a pieno titolo nela vicenda, ed uno strepitoso contornodi personaggidi volta in volta colocati al centrodel’ azione o ai margini, ma sempre esattamente caratterizzati e funzionali. a rappresentazionedi questo habitat è completamente nele cordedel’ autore, e ce ne accorgiamo quando alcunidei protagonisti vengono seguiti in un oro breve viaggio a Roma, qui Buoninfante sembra procedere con il freno a mano tirato consultando il Tuttocittà, con quela naturale ritrosia che chi provieneda fuori ha nei confrontidele metropoli, ma appena a vicenda ritornna nei suoi uoghideputati il racconto s’ impennadi nuovo con unadecisa propensione per quel mixdi furbizia-lascivia-grottesco tipicadele commedie plautine edele pochade. eggere un nuovo autorediventa poi anche un pretesto per cercared’ immaginarlo,dale righe traspare una formazione classica nutritadi numerose buone etture: undelirio onirico-alcolicodi unodei protagonisti seduto al tavolodel bar ci ha richiamato irresistibilmente venaturedi Joyce, e quela continua unione-disunionedel’ azione con adescrizione contemporaneadei vari personaggi in uoghi e circostanzediverse, unita al’ usodi sapienti inserti epistolari, ci ha rinnovato a ezionedei mËstri indiscussidi questo genere tipicamente italico Fruttero e ucentini con i oro insuperati adonnadeladomenica e A che punto è a notte. Un bel ibro, simpatico, acuto, inteligente; e quindidopo aver imparato il sicilianodi Camileri ed il pugliesedi Carofiglio, non ci farà male apprendere ’ origine semanticadei vari Scoppiti e Cacazippi nel’ irresistibile versione che cidona Andrea Buoninfante.