L'illettore. Una confessione - 9788899793142

L'illettore. Una confessione: Rinchiuso in una misteriosa e metafisica gattabuia, un uomo, affetto da uno strano morbo che gli impedisce di leggere i libri e di decifrare i segni del mondo, cerca la guarigione nel rapporto epistolare con una radiosa principessa, vestale dei classici letterari di ogni tempo. In sette vertiginose missive l'«illettore» racconta la propria vita come una «morte apparente». La narrazione, pagina dopo pagina, si trasforma in terapia per riaffacciarsi alla speranza e all'immaginazione, un percorso capace di regalargli infine l'euforia della convalescenza. Libro ossessionato dai libri, corso intensivo per lettori convulsi e dissennati, questo romanzo è un viaggio all'interno di una miniera oscura, ricca di frasi e immagini lucenti, sfaccettate ed enigmatiche come pietre preziose. Allucinato esperimento su «quanto in là si possa andare nello spingersi troppo in là», la confessione di Burger è anche - come rivela il breve saggio autobiografico che chiude il volume - il documento unico di un'esperienza di depressione clinica, un ironico «tentativo di sopravvivenza in prosa» scritto contro l'oblio: «Lo scrittore non dimentica mai, serba rancore in eterno».
Locked in a mysterious and metaphysical Slammer, a man suffering from a strange disease that prevents them from reading books and to decipher the signs of the world, seeks healing in epistolary relationship with a radiant Princess, Vestal of literary classics of all time. In seven letters ' player ' vertiginous tells its own life as an ' apparent death??. The narrative, page after page, turns to therapy to return to hope and imagination, a location able to give him finally the euphoria of convalescence. Book obsessed with books, intensive course for convulsive foolish and happy readers, this novel is a journey into a dark mine, full of shiny faceted and enigmatic phrases and images like precious stones. Wild-eyed experiment on "how far we can go in pushing too far ', Burger's confession is also-as revealed by the brief autobiographical essay that closes the book-the document only to experience clinical depression, an ironic ??prose?? written survival attempt against forgetting:" the writer never forgets, hold a grudge forever. "