«Belle e savie». Virtù e tragedia nel primo Settecento - 9788862748186

«Belle e savie». Virtù e tragedia nel primo Settecento: "La rinascita della tragedia nel primo Settecento ruota attorno alla parola chiave 'virtù'. Questo libro individua nelle iniziative di riforma di Gianvincenzo Gravina e Ludovico Antonio Muratori lo snodo da cui il dialogo tra virtù e tragedia è ripristinato sistematicamente, all'insegna di una rigenerazione etica del teatro e della società. Indagando la trattatistica, i paratesti e gli esiti drammaturgici del connubio virtù-tragedia in autori come Gravina, Annibale Marchese, Metastasio, Apostolo Zeno, Goldoni e Alfonso Varano, il libro propone alcuni modelli di virtù nel teatro settecentesco e il loro rapporto con la tradizione. Dalla virtù degli eroi omerici a quella degli eroi tragici, dall'importanza degli exempla virtutis fino alle implicazioni con il contesto storico di inizio Settecento, queste pagine evidenziano l'affermarsi della tragedia come genere di institutio e la sua piena appartenenza all'ambito della letteratura morale."
"The rebirth of tragedy in the early eighteenth century revolves around the keyword ' virtue '. This book identifies Gianvincenzo Gravina reform initiatives and Ludovico Antonio Muratori the hub from which the dialogue between virtue and tragedy is restored systematically, in the name of a theatre and society ethics regeneration. Investigating the treatises, the dramaturgical paratexts and outcomes of virtue-tragedy in authors such as Gravina, Annibale Marchese, Metastasio, Apostolo Zeno, Goldoni and Alfonso Varano, the book proposes some models of virtue in the 18th century theatre and their relationship with tradition. By virtue of the Homeric heroes than tragic heroes, the importance of exempla virtutis until implications with the historical background of the beginning of the 18th century, these pages show the emergence of the tragedy as a kind of institutio and its full belonging to the sphere of moral literature. "