Antropologia e letteratura - 9788838937248

Antropologia e letteratura: «Lo scrittore, cercando l'uomo, trova gli uomini; l'antropologo, ma anche il sociologo, lo storico, etc., osservando gli uomini, troppo spesso perdono l'uomo. Il mondo si trasforma in un regno di astrazioni quantitative. I vivi e i morti si contano in numeri e dispare quanto di attese e passioni, gioia e pena, sostanzia e rende reale la loro esistenza. Si perde insomma l'identità e si dissolve la tensione invisibile che, pur occultandosi nei loro atti, di fatto li anima e li fa vivere. Si tratta però di rare eccezioni. Quale antropologo, ma anche sociologo, storico ha restituito la società russa o centro e sudamericana, di un preciso tempo, come Gògol e Tolstoj, Carpentier e García Márquez? Nel generale dissenso ho spesso affermato che gli uomini non producono e consumano cose ma simboli. È questo il segreto inarrivabile della loro specificità in quanto umani. Resta da capire che cosa è il simbolo» (A. Buttitta). Sono raccolti in questo libro (l'ultimo del grande antropologo ideato insieme al figlio Emanuele) gli scritti di Antonino Buttitta sul tema che maggiormente lo ha appassionato e interpellato negli ultimi anni: il rapporto tra antropologia e letteratura, ovvero come gli umani raccontano di sé, ovvero come provano a vincere la morte. Un interesse in cui si esprimeva l'immenso, ironico e tollerante, scettico e simpatetico amore che lui sentiva per tutte le manifestazioni del vivere. Realizzato attraverso la capacità di spaziare nella cultura e nelle culture con acutezza e invenzione, e "cercare connessioni tra cose tra loro lontanissime" (Vico). E, dunque, "un libro c
??The writer, looking for the man, finds men; the anthropologist, but even on sociologist, historian, etc., observing the men, too often lose the man. The world turns into a realm of abstractions. The living and the dead are counted in numbers and tune out because of hopes and passions, joy and sorrow, substantiates their existence and makes it real. You lose the identity and dissolves unseen tension which, while sort their acts, in fact motivates them and makes them live. But this rare exceptions. Which historical sociologist, anthropologist, but also returned the Russian company or Central and South America, a specific time, such as G??gol and Tolstoy, Carpentier and Garc??a M??rquez? In general I dissent often asserted that men do not produce and consume things but symbols. This is the secret unattainable their specificity as a human. It remains to be seen what is the symbol "(a. Buttitta). Are collected in this book (the last of the great anthropologist designed together with his son Emanuele) writings by Antonino Buttitta on the topic that is most passionate and asked him in recent years: the relationship between anthropology and literature ??? like the humans tell of itself ??? as they try to overcome death. An interest in which is expressed the immense, ironic and sympathetic, skeptical and tolerant love that he felt for all manifestations of life. Achieved through the ability to range in the culture and in cultures with acuteness and invention, and "search connections between things between them very far" (Vico). And, therefore, "a book c