La mia vita vorrei scriverla cantando - 9788838913433

Il siciliano Ignazio Buttitta cominciò il proprio rapporto con penna, inchiostro e pagine bianche intorno ai vent’anni quando, costrettodagli eventi privati,dovette abbandonare a scuola e piegare a schiena al avoro: aiutando il padre, piccolo negoziante, in queldi Bagheria. Fu, probabilmente, questa necessaria forzaturadel’anima a farne poeta innanzitutto civile, costantementedevoto al’ansiadidover - come scrive Franco Brevini, suo eccelso esegeta - "dare voce a chi non ’ha mai avuta, prestare a propria parola a coloro che sono stari storicamente privatideldiritto edel privilegiodel’espressione". Ne viene un canzoniere,dilungato edistaccato nel tempo, in cui emergono gli scorci più umilidela Sicilia, abitatidai più umili tra gli uomini. A confermadi questa tendenza irico-politica anche i numerosi saggi antropologici (prosa serissima, piana,diretta) volti a narrare a culturadel grano edel pane, i ritualidi chiesa o a storiad’un banditodi passaggio odi stanza a Bagheria. "Poetadi piazza" (definizione voluta) Buttitta ostenta una voceda melodia arrotondata, in cui sovvengono idolci anguorideldialetto e a sonorità arabeggiantedel Mediterraneo assolato. Cantore,dicitore, unguentariodi vicoli e broli,di porti e piccole casupole basse, è stato ’araldodi "un popolu" costretto a farsi "poviru e servu". ’La mia vita vorrei scriverla cantando’ è il suo carnale manifesto poetico.