L'italiano alla prova dell'internazionalità - 9788862506694

L'italiano alla prova dell'internazionalità: «Le legittime finalità dell'internazionalizzazione non possono ridurre la lingua italiana, all'interno dell'università italiana, a una posizione marginale e subordinata, obliterando quella funzione, che le è propria, di vettore della storia e dell'identità della comunità nazionale, nonché il suo essere, di per sé, patrimonio culturale da preservare e valorizzare»: questo è il nucleo di una recente sentenza della Corte costituzionale (24/02/2017, n. 42) che non si esita a definire storica. Con essa il primato della lingua italiana viene, infatti, radicato nel tessuto costituzionale non certo quale «difesa di un retaggio del passato, inidonea a cogliere i mutamenti della modernità» ma in quanto «garanzia di salvaguardia e di valorizzazione dell'italiano come bene culturale in sé», elemento di una «biodiversità linguistica», che costituisce espressione della specificità del modello europeo di società, nel contesto di una politica che concilia democrazia, pluralismo culturale e integrazione sovranazionale degli ordinamenti. Da qui allora occorre partire per mettere in campo tutte le azioni atte a tutelare, promuovere e valorizzare la nostra lingua, in Italia e all'estero, iniziando con l'esplicito riconoscimento in Costituzione del principio enucleato dalla Corte. E tempo, insomma, di dar vita a una nuova, diversa e attiva politica linguistica italiana.
??The legitimate purposes of internationalization cannot reduce the Italian language, within the Italian University to a marginal position and subject, obliterating that function, proper, history and identity vector of the national community, as well as his being itself cultural heritage by preserving and enhancing??: this is the nucleus of a recent judgement of the Constitutional Court (24/02/2017 , # 42) who doesn't hesitate to define history. Therewith the primacy of the Italian language is rooted in the constitutional fabric not sure which "defending a thing of the past, without grasping the changes of modernity" but as a "guarantee of protection and valorization of Italian as a cultural asset in itself ', element of a ' linguistic diversity ', which constitutes an expression of the specific features of the European model of society, in the context of a policy that reconciles democracy , cultural pluralism and supranational integration of sorts. From here you need to put in place all the measures which protect, promote and enhance our language, in Italy and abroad, starting with the explicit recognition in the Constitution of the principle identified by the Court. And time, in short, to create a new, different and active Italian language policy.