L'arcipelago - 9788845930997

L'arcipelago: Dopo la "Geo-filosofia dell'Europa", che tracciava il profilo di quella singolare figura a cui, sin dall'inno omerico ad Apollo, fu dato il nome di Europa, Cacciari si inoltra ora nel paesaggio europeo, che gli si mostra appunto come Arcipelago, irriducibile pluralità dove i singoli elementi convivono in quanto inevitabilmente separati. E le isole dell'Arcipelago sono le declinazioni d'Europa: in molte forme ha combattuto sé in se stessa, ma comune è l'interrogazione. Perciò anche il suo declino, o il suo necessario tramonto, assumerà nomi diversi. Il senso del tramonto d'Europa dovrà contrarsi nei volti dello "homo democraticus" di Tocqueville, dell'"ultimo uomo" di Nietzsche, dell'"uomo del sottosuolo" di Dostoevskij? Il senso del tramonto dovrà arrestarsi sul meridiano dell'affermazione inospitale della propria 'insularità', dell'empia commistione tra 'anarchica' richiesta di autonomia ed esigenza servile di protezione e tutela? L''ideale' del gregge che non tollera alcun pastore sarà l'ultima parola del tramonto d'Europa, la sua ultima declinazione? Queste sono le domande poste al centro di L'Arcipelago. E la figura stessa dell'Arcipelago invita a una possibile risposta.
After the "Geo-philosophy of Europe", which traced the profile of that singular figure to which, since the Homeric anthem to Apollo, was given the name of Europa, Hunters now goes into the European landscape, which is shown to him precisely as archipelago, irreducible plurality where the individual elements coexist as inevitably separated. And the islands of the Archipelago are the variations of Europe: in many forms it fought itself in itself, but common is the question. Therefore, even its decline, or its necessary sunset, will take on different names. Will the sense of Europe's sunset have to be twitched in the faces of Tocqueville's "homo democraticus," Nietzsche's "last man," Dostoyevsky's "man of the subsoi", Should the sense of sunset stop on the meridian of the inhospitable affirmation of one's own 'insularity', of the unholy mixture of 'anarchic' demand for autonomy and servile need for protection and protection? Will the ideal of the flock that does not tolerate any shepherd be the last word of the sunset of Europe, its last declination? These are the questions posed in the middle of The Archipelago. And the very figure of the Archipelago invites a possible answer.