Contro il negazionismo. Perché in economia serve più rigore scientifico - 9788883502712

Contro il negazionismo. Perché in economia serve più rigore scientifico: Viviamo in un'epoca in cui il progresso scientifico avanza a velocità straordinaria. Eppure non sempre le decisioni politiche incorporano le conoscenze migliori e più aggiornate, e l'opinione pubblica non solo non è adeguatamente informata ma spesso, disattenta e alla ricerca di risposte facili, cade vittima di credenze errate e in contrasto con il consenso scientifico. Paradossalmente, il fenomeno sembra essersi accentuato con la diffusione di Internet. Il problema esiste in tutti i campi ma è particolarmente rilevante in economia, dove sono in gioco grandi interessi e dove organizzazioni, gruppi di potere e imprese hanno spesso un forte incentivo a manipolare l'opinione pubblica e a influenzare le decisioni politiche - molte volte riuscendovi. I fenomeni economici e sociali sono inoltre estremamente complessi e difficili da prevedere, e ciò contribuisce a diffondere l'idea che la scienza economica non abbia nulla di rilevante da dire. Senza contare che le implicazioni pratiche dell'economia riguardano ambiti che sono oggetto di visioni ideologiche. Il risultato è che le conoscenze economiche stentano a informare il dibattito politico, e l'opinione pubblica resta in balia di pregiudizi o convinzioni smentiti dal sapere consolidato della scienza economica. Questo libro illustra il problema attraverso numerosi esempi lampanti, ne discute le conseguenze e propone alcuni possibili rimedi.
We live in an age in which scientific progress is advancing at incredible speed. Yet not always political decisions incorporating the best and most up to date knowledge, and public opinion not only is not properly informed but often careless, and looking for easy answers, falls victim to erroneous beliefs and at odds with the scientific consensus. Paradoxically, the phenomenon seems to have intensified with the spread of the Internet. The problem exists in all fields but is especially relevant in the economy, where major interests are at stake and where organizations, power groups and companies often have a strong incentive to manipulate public opinion and influence political decisions- many times with success achieved. The economic and social phenomena are extremely complex and difficult to predict, and this helps to spread the idea that economics has nothing relevant to say. Not to mention that the practical implications of the economy relate to areas which are the subject of ideological visions. The result is that economic and struggle to inform the political debate, and public opinion remains at the mercy of prejudices or beliefs proven wrong by the consolidated economic science knowledge. This book illustrates the problem through numerous clear examples, discuss the consequences and suggests some possible remedies.