Filosofia della percezione - 9788842089681

Filosofia della percezione: I filosofi spesso si meravigliano di cose che la maggior parte delle persone non nota neppure: Socrate trovava sorprendente il fatto che qualcuno potesse apparire più piccolo in lontananza senza rimpicciolire davvero e Kant si chiedeva come accade che gli specchi invertano la destra e la sinistra, ma non l'alto e il basso. Quello che vediamo, tocchiamo o sentiamo pone quotidianamente alla nostra attenzione problemi e stranezze di difficile soluzione. Per esempio, come mai l'immagine retinica è piatta ma noi vediamo gli oggetti tridimensionali? E perché al variare dell'illuminazione non cambia la nostra percezione del colore di un oggetto? I filosofi della percezione cercano di rispondere a questi e altri quesiti partendo dalla domanda fondamentale: cos'è la percezione? cosa significa "vedere" e "sentire" qualcosa? Questo volume è un'introduzione accessibile ai temi e ai problemi della filosofia della percezione.
Philosophers often are amazed by things that most people don't even notice: Socrates was surprising that anyone would appear smaller in the distance without zoom out really and Kant wondered how it happens that the mirrors reverse left and right but not up and down. What we see, touch or hear poses daily to our attention problems and quirks of difficult solution. For example, why the retinal image is flat but we see 3D objects? And because the variation of the illumination does not change our perception of the color of an object? Perceptual philosophers try to answer these and other questions, starting from the basic question: what is perception? What does "see" and "hear" something? This book is an accessible introduction to the themes and problems of the philosophy of perception.