Luigi Nono e il cinema. "Un'arte di lotta e fedele alla verità" - 9788870969054

Luigi Nono e il cinema. "Un'arte di lotta e fedele alla verità": Nono non è stato un compositore cinematografico, nel senso letterale del termine: non è, quindi, un 'cinematografaro', come tanti altri musicisti del secondo dopoguerra che al mondo delle immagini in movimento si sono dedicati come loro vocazione principale. Non è neppure un musicista che, saltuariamente, ha collaborato con qualche regista per determinati film. È piuttosto un compositore che ha concesso l'utilizzo della propria musica in determinati documentari; che ha dimostrato una grande competenza ogniqualvolta si è trovato a dover parlare di cinema; che ha pensato al cinema come possibile momento di ispirazione per la sua stessa musica; e che ha realizzato una traduzione musicale di un film da lui particolarmente amato, Sacrificio di Tarkovskij. Proprio seguendo questi percorsi cercheremo di tracciare il nostro iter, raccogliendo l'invito che Veniero Rizzardi lanciava in un suo Appunto in cui scriveva: «Eppure Nono e il cinema potrebbe essere un capitolo mancato nella sua biografia artistica, costellata, in questo senso, più che altro, da desiderata, ipotesi, tentativi, incertezze, e molti possibili».
Nono was not a film composer, in the literal sense of the term: he is not, therefore, a 'cinematographer', like many other musicians of the post-World War II period who dedicated themselves to the world of moving images as their main vocation. He is not even a musician who, occasionally, has collaborated with some director for certain films. Rather, he is a composer who has allowed the use of his music in certain documentaries; that he has shown great competence whenever he has had to talk about cinema; who thought of cinema as a possible moment of inspiration for his own music; and who made a musical translation of a film he particularly loved, Tarkovsky's Sacrifice. It is precisely by following these paths that we will try to trace our own path, accepting the invitation that Veniero Rizzardi launched in one of his Notes in which he wrote: "Yet Nono and cinema could be a missed chapter in his artistic biography, studded, in this sense, more than anything else, with desires, hypotheses, attempts, uncertainties, and many possibilities".