Ricordi d'un dissepolto. La tragedia familiare di un poeta nel terremoto di Reggio e Messina - 9788849818222

Ricordi d'un dissepolto. La tragedia familiare di un poeta nel terremoto di Reggio e Messina: Alle 5,20 del 28 dicembre 1908 una scossa tellurica di inaudita violenza sconvolse le sponde dello Stretto e ridusse a un cumulo di macerie le città di Reggio Calabria e Messina. Il sisma provocò un'ecatombe. Michele Calàuti (Sidemo, 1861-1935) era stato uno degli ultimi poeti romantici. A Roma aveva frequentato i più importanti salotti e collaborato con le principali riviste letterarie, insieme a Giosuè Carducci, Luigi Capuana, Edmondo De Amicis, Salvatore Di Giacomo e tanti altri. Tra i suoi amici, il giovane Gabriele D'Annunzio. Nel 1908 Calàuti aveva 47 anni e alloggiava con la famiglia a Reggio, in un villino di via Santa Lucia. Dopo l'alba del terremoto, quel luogo diverrà la tomba della madre e di tre figli. A qualche mese dalla catastrofe, il poeta riprende in mano la penna che aveva riposto nel cassetto da molti anni e scrive un breve e straziante resoconto della propria tragedia familiare, che intitola Lacrymae owero Ricordi d'un dissepolto. Pagine in cui si riflette la sciagura di un popolo intero e di una terra tanto bella quanto amara. Il libretto giunse tra le mani dei maggiori uomini di cultura dell'epoca. Tutti ne furono sconvolti, tutti vollero farsi partecipi con una parola, un pensiero, una poesia, una dedica. "Chi sa fare qualche cosa del suo dolore, quello solo merita di esser consolato", scrisse al Calàuti Matilde Serao. La raccolta che accompagna i Ricordi da l'idea di quale impatto emotivo provocò cent'anni fa in Italia e nel mondo quel terribile terremoto.
At 5.20 of December 28, 1908 a earthquake of unprecedented violence shocked the Strait and was reduced to a pile of rubble the city of Reggio Calabria and Messina. The quake caused a massacre. Michele Cal??uti (Sidemo, 1861-1935) was one of the last of the romantic poets. In Rome he had attended the most important salons and worked with leading literary magazines, along with Giosu?? Carducci, Luigi Capuana, Edmondo De Amicis, Salvatore Di Giacomo and many others. Among his friends, the young Gabriele D'Annunzio. In 1908 Cal??uti was 47 years old and was staying with family in Reggio, in a Villa via Santa Lucia. After the earthquake, that place will become the grave of the mother and three children. A few months from the catastrophe, the poet picks up the pen that he had placed in the drawer for many years and writes a brief and heartbreaking account of his own family tragedy, that's called Lacrymae or memories of an excavated. Pages that reflects the tragedy of an entire people and a land as beautiful as it is bitter. The libretto came between the hands of the major cultural figures of the time. All were upset, everyone wanted to be involved with a Word, a thought, a poem, a dedication. "Who knows anything of his pain, that just deserves to be consoled," wrote to Cal??uti Matilde Serao. The library that accompanies the memories from the idea of what emotional impact caused a hundred years ago in Italy and in the world that terrible earthquake.