Le cinque Italie al voto. Fratture sociali e territoriali, scenari politici - 9788849856095

Le cinque Italie al voto. Fratture sociali e territoriali, scenari politici: Il populismo e il sovranismo non sono sub-culture velenose iniettate nelle vene della società italiana da un oscuro manovratore, ma sono risposte radicali a disagi maturati in contesti dove l'incertezza economica e il degrado sociale hanno reso particolarmente vulnerabili i ceti medi e popolari. L'antidoto per debellare queste spinte regressive rimane la produzione di benessere economico diffuso, grazie al protagonismo della società civile e ad un welfare più inclusivo. Queste e altre riflessioni sono contenute nel libro "Le cinque Italie al voto", che raccoglie alcune ricerche condotte dall'Iref tra il 2017 e il 2018 per conto delle Acli. Nella prima parte del volume, attraverso l'analisi di un ampio campionario di indicatori e dati estrapolati da fonti statistiche ufficiali, si compie un viaggio nell'Italia della crisi, cercando di capire quale sia la nuova geografia economica e sociale emersa nell'ultimo decennio e quale sia il ruolo che i corpi intermedi possono giocare nell'attuale scenario. Nella seconda parte, esaminando i risultati delle elezioni politiche del 4 marzo 2018 e confrontandoli con gli esiti delle tornate elettorali del 2008 e del 2013, ci si chiede se esista una relazione tra dinamismo economico e sociale da un lato e dinamismo politico dall'altro. La risposta è certamente positiva, sebbene con alcune contro-intuizioni piuttosto intriganti. La strada per tornare ad essere il Belpaese sarà lunga e faticosa, il libro vuole essere un piccolo contributo per tracciarne il percorso. Presentazione di Paola Vacchina.
Populism and superannuation are not poisonous sub-cultures injected into the veins of Italian society by a dark maneuverer, but are radical responses to hardships developed in contexts where economic uncertainty and social degradation have made it particularly vulnerable middle and working classes. The antidote to eradicating these regressive impulses remains the production of widespread economic well-being, thanks to the protagonism of civil society and a more inclusive welfare. These and other reflections are contained in the book "The Five Italie to Vote", which collects some research conducted by the Iref between 2017 and 2018 on behalf of the Acli. In the first part of the volume, through the analysis of a large sample of indicators and data extrapolated from official statistical sources, a journey is made to Italy of the crisis, trying to understand what is the new economic and social geography that emerged in the last decade and what role the intermediate bodies can play in the current scenario. In the second part, examining the results of the general elections of 4 March 2018 and comparing them with the results of the 2008 and 2013 elections, one wonders whether there is a relationship between economic and social dynamism on the one hand and political dynamism on the other. The answer is certainly positive, albeit with some rather intriguing counter-intuitions. The road back to being the Belpaese will be long and tiring, the book wants to be a small contribution to trace its path. Introducing Paola Vacchina.