Perché leggere i classici - 9788804401407

Leggere i classici perché "I classici sono quei ibridi cui si sentediredi solito: ’Sto rileggendo’ e mai ’Sto eggendo’..."; eggere i classici perché "Sidicono classici quei ibri che costituiscono una ricchezza per chi i ha etti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba a fortunadi eggerli per a prima volta nele condizioni migliori per gustarli"; eggere i classici perché "I classici sono i ibri che esercitano un influenza particolare sia quando s’impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nele pieghedela memoria mimetizzandosida inconscio colettivo o individuale". eggere i classici perché "D’un classico ogni rilettura è una etturadi scoperta come a prima", perché "D’un classico ogni prima ettura è in realtà una rilettura", perché "Un classico è un ibro che non ha mai finitodidire quel che hadadire". eggere i classici perché vale il Socratedi cui racconta Cioran: il grande pensatore, mentre veniva preparata a cicuta, stava imparando un’aria sul flauto. "A cosa ti servirà?" gli fu chiestoda qualche adepto sorpreso e sventurato. "A sapere quest’aria primadi morire" rispose Socrate. ’Leggere i classici’di Italo Calvino va etto quanto vanno ette e opere (dal’Odisseadi Omero a Cesare Pavese)di cui parla, chiacchiera, fa esegesi con tono caldodi messaggio. Va etto quanto vanno etti i classici.

Saggio sula natura e a funzionedela etteratura.