L'informazione rifiutata. La Svizzera dal 1938 al 1945 di fronte al nazismo e alle notizie del genocidio degli ebrei - 9788871582221

L'informazione rifiutata. La Svizzera dal 1938 al 1945 di fronte al nazismo e alle notizie del genocidio degli ebrei: Questo libro si occupa della diffusione e dell'accoglienza in Svizzera delle notizie sul genocidio degli ebrei ad opera della Germania hitleriana, dalla sua preparazione fino agli esiti più ampi e tragici dal 1938 fino al 1945. L'informazione su questo tema nel paese neutrale al centro dell'Europa in guerra non fu uniforme: il notiziario radiofonico, il cinegiornale, la stampa e l'esercito la gestirono in modo differente e articolato; in un quadro in continuo mutamento per l'evoluzione del conflitto e dei rapporti di forza tra i diversi schieramenti nella Confederazione - tra chi pensava che si dovesse scendere a patti con i tedeschi e chi invece metteva al primo posto la difesa della sovranità nazionale. Le notizie sulla Shoah circolavano dunque ampiamente e in tempo reale, grazie anche a personalità ebraiche come Benjamin Sagalowitz e Gerhart Riegner, al Pastore Paul Vogt o a un giornalista socialista come Otto Pünter. Malgrado la censura, giornali quali «Libera Stampa» di Lugano riuscivano non solo a dare un'informazione puntuale, ma anche a presentare i fatti in modo da contrastare la tendenza dei lettori a non voler vedere quanto pure avevano sotto i loro occhi.
This book deals with the diffusion and acceptance in Switzerland of news about the genocide of the Jews by the Nazi Germany, since its preparation up to larger and more tragic outcomes from 1938 until 1945. The information on this subject in neutral country in the heart of Europe at war was inconsistent: the radio news, the newsreel, the press and the army also owned and operated differently and articulated; in a constantly changing framework for the evolution of the conflict and balance of power between the different sides in the Confederation-among those who thought that they should come to terms with the Germans and who put primary emphasis on the defence of national sovereignty. The news about the Shoah were circulating so widely and in real time, thanks to Jewish personalities such as Benjamin Sagalowitz and Gerhart Riegner, the pastor Paul Vogt or Socialist journalist like Otto P??nter. Despite the censorship, papers such as ' free printable?? Lugano could not only take a punctual information, but also to present the facts in order to counteract the tendency of the readers don't want to see as well as they had before their eyes.