Verso un nuovo mattino. La montagna e il tramonto dell'utopia - 9788858131947

Verso un nuovo mattino. La montagna e il tramonto dell'utopia: Nei primi anni Settanta, tra Torino e il Gran Paradiso, le montagne cominciano a popolarsi di personaggi strani, lontani anni luce dalle figure tradizionali dell'alpinismo classico. Questi nuovi arrampicatori disprezzano il mito eroico dello scalatore duro e puro, il rito della vetta a ogni costo, della 'lotta con l'Alpe'. Nel piccolo mondo dell'alpinismo è una frattura epocale che porta alla nascita di un vero e proprio movimento ribelle, il Nuovo Mattino, che deriva dal 1968 i riferimenti culturali. Lo guida il torinese Gian Piero Motti, giovane colto e geniale, ottimo scalatore e autore di articoli forti. I contestatori cercano in parete il loro altrove, una verità complementare ma non conflittuale con l'esperienza urbana. Rifiutano i pantaloni alla zuava e li sostituiscono con jeans e maglietta. Aprono vie dai nomi simbolici: "Itaca nel sole", "Lungo cammino dei Comanches", "La via della Rivoluzione". Ispirati dal mito dell'arrampicata californiana, trovano splendide pareti di gneiss a pochi minuti dalla strada della Valle dell'Orco e volando di fantasia le chiamano Caporal e Sergent, in risposta al leggendario Capitan della Yosemite Valley. Ma tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento gli eventi mettono brutalmente fine al rinascimento della scalata italiana. Era inevitabile? Perché è successo? Le storie di questo libro raccontano il passaggio dall'utopia del Nuovo Mattino alla materialità delle prestazioni sportive, dall'incertezza del sogno alle sirene del mercato. Disegnano la metafora della società italiana e di quello che siamo oggi. Nell'anniversario del 1968
In the early 1970s, between Torino and Gran Paradiso, the mountains are beginning to be populated by strange characters, light years away from the traditional figures of mountaineering. These new climbers despise the heroic myth hard and pure climber, the ritual of the Summit at any cost, ' fight with the Alp. In the small world of mountaineering is an epochal fracture that led to the creation of a real rebel movement, the new dawn, which comes from the 1968 cultural references. It drives the torinese Gian Piero sayings, young educated and brilliant, very good climber and author of articles. The protesters are seeking in their wall elsewhere, a supplementary truth but non-confrontational with the urban experience. Refuse the knickerbockers and replace them with jeans and a t-shirt. Open streets by symbolic names: "Ithaca in the Sun", "long way of Comanches", "the way of the revolution." Inspired by the myth of the Californian, climbing are beautiful walls of gneiss within minutes from the road of the Valle dell'orco and flying fantasy call Caporal and Sergent, in response to the legendary Captain of the Yosemite Valley. But during the 1970s and 1980s events bring brutally end the Renaissance of Italian climbing. Was it inevitable? Why is it happening? The stories in this book tell the passage from the utopia of the new morning to materiality sporting performance, by the uncertainty of the dream to the sirens of the market. Draw the metaphor of Italian society and what we are today. On the anniversary of the 1968