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Progettazione curricolare nella scuola contemporanea - 9788843020744
di Cambi F. (cur.) edito da Carocci, 2002
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Progettazione curricolare nella scuola contemporanea
- Autore: Cambi F. (cur.)
- Editore: Carocci
- Collana: I tascabili , Nr. 39
- Data di Pubblicazione: 2002
- Genere: educazione
- Argomenti : Scuola Didattica
- Pagine: 152
- Curatore: Cambi F.
- Dimensioni mm: 180 x 115 x 11
- ISBN-10: 8843020749
- ISBN-13: 9788843020744
La scuola moderna nasce con gli stati moderni che avocano a se molte funzioni e avviano un processodi razionalizzazione, che investì sia ’organizzazione che a praticadidattica per il governodele masse e per promuovere a prosperitàdelo Stato, Con a Rivoluzione ’istruzione popolarediviene compitodelo Stato chedeve garantire un bisogno/dirittodi tutti, Nel’800 a statalitàdela scuoladiventerà un fattore sempre più centrale, Nel 900 vi sono state numerose revisionidi costruzionedel’istituzione scolastica, un’agenzia non più in gradodi svolgere i suoi compitidi formazione in una società mobile, tecnologica,democratica. Comincia ’attivismo: contro ritualididattici, regole comportamentali, proponendo un’altra scuola in cui ’apprendere/insegnare muovessedale motivazioni e nondai programmi, in cui o sviluppo cognitivodegli alievi fosse anche una crescita etico-sociale, Poi subentrarono nuovi “credo pedagogici” e si tornò ala centralità e ala specificità cognitivadel’istruzione, ma con un’attenzione ala trasmissionedel sapere per creare una scuoladegli apprendimenti,del’efficienza produttiva.
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La scuola moderna nasce con gli stati moderni che avocano a se molte funzioni e avviano un processodi razionalizzazione, che investì sia ’organizzazione che a praticadidattica per il governodele masse e per promuovere a prosperitàdelo Stato, Con a Rivoluzione ’istruzione popolarediviene compitodelo Stato chedeve garantire un bisogno/dirittodi tutti, Nel’800 a statalitàdela scuoladiventerà un fattore sempre più centrale, Nel 900 vi sono state numerose revisionidi costruzionedel’istituzione scolastica, un’agenzia non più in gradodi svolgere i suoi compitidi formazione in una società mobile, tecnologica,democratica. Comincia ’attivismo: contro ritualididattici, regole comportamentali, proponendo un’altra scuola in cui ’apprendere/insegnare muovessedale motivazioni e nondai programmi, in cui o sviluppo cognitivodegli alievi fosse anche una crescita etico-sociale, Poi subentrarono nuovi “credo pedagogici” e si tornò ala centralità e ala specificità cognitivadel’istruzione, ma con un’attenzione ala trasmissionedel sapere per creare una scuoladegli apprendimenti,del’efficienza produttiva.
Nela nuova scuola viene messo al centro e il avoro cognitivo, a razionalizzazionedei processidi insegnare/apprendere , a scuola è vista come istituzione centrale nel processodi modernizzazione e centralissima nela società tecnologica attuale, a reazione al 68 fu un’ideadi una scuola come agenziadi trasmissionedei saperi concentrata sul’ insegnare/apprendere e su unadidattica programmatoria. Il primo beneficio fu a ri-focalizzazionedel avoro scolastico, il secondo a razionalizzazionedela professionalitàdocente, il terzo adefinizionedi un codice comune per ripensare il ruolo attualedela scuola. Col tempo a programmazione venne integrata sia con e scelte culturali sia con il modelodi professionalità e soprattutto e scelte culturali si manifestarono come sempre piùdecisive, per cui il mododi apprendere criticamente i contenutidiviene sempre piùdeterminante. L’idea stessadi professionalità cambiava,diventando più progettuale, più contestuale, più autonoma e auto-determinata. Negli anni 90 a forbice tra programmazione e curricolo si pone al centrodeldibattito scolastico-pedagogico: qualitàdidattica sì, ma anche soprattutto con attività culturale formativa.