Come nave in tempesta. Il governo della città in Platone e Aristotele - 9788858120217

Come nave in tempesta. Il governo della città in Platone e Aristotele: Nella Grecia antica lo Stato è paragonato a una nave che deve compiere una traversata per giungere felicemente in porto. È qui che nasce la nozione di governo e con essa le domande politiche fondamentali: come deve essere governata una città per evitare i conflitti interni, approdare alla concordia e salvaguardare la pace? Come garantire l'alternanza al potere? Affidare il governo della città ai filosofi è la condizione per eliminarne i mali? Che cosa significano amicizia e concordia tra i cittadini? Platone e Aristotele vissero in un mondo di città più o meno autonome, circondato da grandi monarchie, e avevano sotto gli occhi in primo luogo Atene, la polis che allora rappresentava la forma più complessa e articolata di democrazia. Il carattere diretto della forma ateniese di democrazia era assicurato non soltanto dalla partecipazione alle decisioni comuni attraverso il voto nelle assemblee aperte a tutti i cittadini a pieno titolo, ma anche da una articolata istituzione nella rotazione delle cariche, potenzialmente accessibile a tutti i cittadini attraverso elezione o sorteggio. Giuseppe Cambiano, uno dei massimi studiosi del pensiero antico, restituisce la riflessione di Platone e Aristotele sul buon governo illuminando il loro e il nostro presente.
In ancient Greece the status is compared to a ship that needs to make a crossing to reach happily in porto. It is here that the concept of Government and with it the fundamental political questions: what is governed a city to avoid internal conflicts, joining harmony and safeguard peace? How to ensure the alternation in power? Entrust the Government of the city to the philosophers is the condition to remove the evils? What is the meaning of friendship and harmony among citizens? Plato and Aristotle lived in a world of more or less autonomous city, surrounded by large monarchies, and had under his eyes first Athens, polis which then represented the most complex and intricate form of democracy. The Athenian form of direct democracy character was secured not only by the participation in joint decisions by voting in the Assembly open to all full citizens, but also to a comprehensive institution in the rotation of officers, potentially accessible to all citizens through election or draw. Joseph change, one of the foremost scholars of ancient thought, returns the reflection of Plato and Aristotle on good governance by illuminating their and our present.