Questo mondo un po' sgualcito - 9788889602959

Questo mondo un po' sgualcito: "Di interviste ad Andrea Camilleri è affollato il mondo del giornalismo e della televisione; di tesi di laurea sulla sua opera sono colmi gli scaffali degli atenei, così come quelli delle biblioteche per quanto concerne libri confessione, ponderose sintesi biografiche, quadri di sicilianità e quant'altro. Che motivo c'era di scriverne un altro, dunque? A mio avviso non ce n'è uno, ce ne sono due. Comincio dal secondo: il ricavato di questo libro, detratte le spese sostenute dall'editore, andrà in beneficenza. Il primo motivo: nell'abbagliante, stordente e caduco mondo dei media dominato da rapidità e approssimazione, credo che la figura dello scrittore siciliano sia sottovalutata; va corretta. Di riflettori puntati su di lui ce ne sono fin troppi, ma l'immagine che ne rimanda la televisione o la stampa è parziale, banalmente personalistica, a volte paternalistica. Se tralasciamo per un istante la produzione montalbaniana, divenuta suo malgrado quasi un prodotto di consumo, cosa rimane di Andrea Camilleri? Tantissimo ancora: un uomo di grande rigore etico, onestà e intelligenza, uno scrittore di grande talento, un intellettuale engagé ma non barricadero, un anziano ancora curioso e disponibile ad apprendere, un uomo colto che ha attraversato quasi un secolo di storia conoscendo di questa molti protagonisti, un individuo semplice con i suoi difetti, un regista tra i primi a portare in Italia il teatro di Beckett. In una parola, un saggio. (Francesco De Filippo)
"From interviews with Andrea Camilleri is crowded the world of journalism and television; thesis on his work are filled the shelves of the universities, as well as those of the libraries with regard to books, biographical summary, weighty confession paintings of Sicilian and whatnot. What was the point to write another? In my opinion there isn't one, there are two. I start from the second: the proceeds of this book, minus the costs incurred by the Publisher, will go to charity. The first reason: in the dazzling stun and media world dominated by deciduous, rapidity and approximation, I think the figure Sicilian writer is underestimated; must be corrected. By turns spotlight on him, there are far too many, but the image that delays the television or the press is biased, personalistic paternalistic, sometimes banal. If we omit for a while montalbaniana, now its production despite almost a consumer product, what's left of Andrea Camilleri? Much more: a man of great ethical rigor, honesty and intelligence, a writer of great talent, an intellectual engag?? but not barricadiero, a senior still curious and willing to learn, a learned man who went through almost a century of history knowing of this many protagonists, an individual with his own shortcomings, a Director the first to bring to Italy the theatre of Beckett. In a Word, an essay. (Francesco De Filippo)