Un anno a Rovere (1943-1944) - 9788899618636

Un anno a Rovere (1943-1944): In questo volume è racchiusa la piccola grande storia di una famiglia ebrea che, fuggita da Roma una settimana dopo l'8 settembre 1943, si ritrova per dieci lunghi, gelidi mesi in un paesino sperduto tra le montagne abruzzesi, condividendo con la gente del luogo le paure e le difficoltà di un inverno reso ancor più duro dalla convivenza forzata con le truppe degli occupanti tedeschi e dai mitragliamenti degli aerei alleati. L'autore mescola sapientemente i ricordi personali con le pagine di un diario infantile e con le lettere che i genitori inviarono dopo la liberazione ai parenti sparsi per il mondo. Quella raccontata è un'avventura finita complessivamente bene, dalla quale emerge il rapporto difficile e intenso tra i membri di una borghesia cittadina, un borgo di contadini e dei soldati che combattono a malincuore un guerra che considerano ormai perduta. Un rapporto che ha indubbiamente segnato la vita di tutti i protagonisti, per i quali ha rappresentato un importante momento di crescita che ha lasciato un ricordo indelebile. Il libro è arricchito dalle fotografie dell'epoca di Vito Camiz e dai disegni che il piccolo Paolo fece nel suo diario.
This volume contains the great little story of a Jewish family that fled from Rome a week after the 8 September 1943, she finds herself for ten long, cold months in a remote village in the mountains of Abruzzo, sharing with locals fears and fix a winter made all the harder by the forced cohabitation with the troops of the German occupiers and the machine gunning of Allied aircraft. The author cleverly mixes personal memories with the pages of a diary and letters that parents sent after liberation to relatives around the world. One told is an adventure ended altogether fine which showed the intense and difficult relationship between members of an upper middle class town, a village of farmers and soldiers fighting a war reluctantly considering now lost. A relationship that has undoubtedly marked the life of all players, for whom it represented an important moment of growth that left a lasting impression. The book is enriched by the photographs of Vito Camiz and drawings that the little Paul did in his diary.