Conversazione con Primo Levi. Se c'è Auschwitz, può esserci Dio? - 9788823506879

Conversazione con Primo Levi. Se c'è Auschwitz, può esserci Dio?: Il lager nazista è l'emblema più tragico del secolo appena finito; l'esperienza che più costringe noi contemporanei, e soprattutto noi europei, a riflettere sugli aspetti bui della condizione umana, sul male e le sue radici. In questa conversazione - terminata pochi mesi prima della morte di Levi Ferdinando Camon e l'autore di "Se questo è un uomo" affrontano l'argomento in tutta la sua vastità, ciascuno alla luce delle proprie convinzioni e della propria formazione (non sfugge al lettore l'insistenza sul concetto di "colpa" in una discussione in cui uno degli interlocutori è di matrice cattolica). La "colpa" di essere nati; la responsabilità di chi obbedisce; se la storia sia fatta dai capi o dai popoli; popolo ebreo e stato di Israele; lager nazista e lager comunista; le SS e la polizia di Stalin; se Auschwitz sia la prova della non-esistenza di Dio; scienza e letteratura; se scrivere possa guarire: in questo dialogo intenso e serrato tutte le questioni vengono toccate, e nel suo svolgersi non mancano i momenti di acuto e doloroso disaccordo. Ma anche qui, forse soprattutto qui, si misura la ricchezza di esiti di un confronto appassionato.
The Nazi concentration camp is the most tragic emblem of the century just ended; the experience that more forces us contemporaries, and especially we Europeans, to reflect on the dark aspects of the human condition, about evil and its roots. In this conversation-ending a few months before the death of Levi-Ferdinando Camon and the author of "If this is a man" tackles the topic in all its vastness, each in the light of their convictions and their education (does not escape the reader with insistence on the concept of "fault" in a discussion where one of the parties is Catholic). The "fault" of being born. the responsibility of those who obey; If history is made by the heads or peoples; the Jewish people and State of Israel; Nazi concentration camp and Communist lager; the SS and police of Stalin; If Auschwitz is proof of non-existence of God; Science and literature; If writing can heal: this intensive dialogue and tightened all matters are touched, and as it unfolds, there are moments of acute and painful disagreement. But here again, maybe especially here, measuring the wealth of outcomes of a comparison.