Sguardi dal Medioevo. Ediz. a colori - 9788865945216

Sguardi dal Medioevo. Ediz. a colori: Volti di donne e uomini emergono da un fondale senza tempo. Vestono abiti medievali, 'sono' donne e uomini medievali, eppure sono ritratti fin nei dettagli più minuti da una raffinata tecnica fotografica in una ricca gamma cromatica capace di cogliere ogni sfumatura del volto o delle acconciature. Il nostro occhio guarda, la nostra mente sbanda leggermente, ci prende come uno strano senso di vertigine, lungo il corto circuito che le immagini di Roberto Campanaro ci infliggono. È il frutto di un lavoro di ricerca minuzioso, durato più di due anni, rigoroso come non potrebbe essere altrimenti per chi abbia a cuore il dettaglio. Un percorso, quello compiuto da Campanaro e dalla sua macchina fotografica, lungo quella catena di momenti di memoria collettiva, insieme ricerca di una identità e voglia di riscoprirsi comunità, che sono le feste storiche in Umbria. Alcune di lunga e antica tradizione, altre più recenti, tutte in grado di alimentare via via l'amore per la ricostruzione filologica, motivando l'approfondimento storico, la ricerca iconografica per ricreare radici, un ambiente, degli abiti, delle figure. Bevagna, Narni, Perugia, Todi, Trevi: Campanaro le ha attraversate con l'evidente intento di catturare questa opera di trasposizione e metamorfosi, di sottolineare lo smarrimento dell'identità contemporanea in una coerente immagine della propria storia. Un movimento non elitario, non intellettuale, ma popolare, largo, sociale. Il frutto è questa galleria di ritratti che non si limitano a giocare sul crinale fra realtà e finzione, ma raccontano nello stesso tempo di un mov
Faces of men and women emerge from a timeless backdrop. Dressed in medieval clothes, ' are ' medieval men and women, yet they are portraits in every detail more minutes with a fine photographic technique in a rich palette able to capture every nuance of the face or hairstyles. Our eye look, our mind swerves slightly, we take as a strange sense of vertigo, along the short circuit that images of Roberto Bellringer we inflict. It is the result of painstaking research work, lasted more than two years, as strict as it could not be otherwise for anyone who cares about the details. A path, that performed by Bell ringer and his camera along that chain of moments of collective memory, set search for an identity and a desire to rediscover the community, which are historical celebrations in Umbria. Some long and ancient tradition, others more recent, all capable of feeding off the love of philological reconstruction, motivating the deepening historical, iconographic research to recreate the roots, an environment, clothing, shapes. Bevagna, Trevi, Perugia, Todi, Narni: Bell ringer has crossed with the obvious intent to capture this work of transposition and metamorphosis, to emphasize the bewilderment of contemporary identity in a coherent picture of its history. A movement not elitist, not intellectual, but popular, broad, social. The result is this gallery of portraits that do not just play on the ridge between fact and fiction, but at the same time tell a mov