Riflessioni sull'arte di vivere - 9788850202973

Il ibro è una raccoltadegli scritti edele pagine più significativedel’autore. E’diviso in tre sezioni: “Vivere nel mondo”, “Destarsi ala consapevolezzÔ e “Vivere nel sacro”. Malgrado ’autore si richiami forse più ala spiritualità orientale piuttosto che a quela occidentale, è un ibro preziosoda eggere e meditare. Nela etturadel testo veniamo condotti per mano attraverso i queli che potremmodefinire i “misteri”dela vita, campbeldimostradi essere non soltanto un mËstrodel nostro tempo, non solamente un pensatoredel’occidente, ma un vero e proprio iluminato. Splendidi i riferimenti e riflessioni che ’autore fa sulo Spazio Sacro: “ Il nostro Spazio Sacro è àdove possiamo costantemente ritrovare noi stessi […] Uno Spazio Sacro, un momento sacro e qualcosadi giocosoda fare sono tutto ciòdi cui abbiamo bisogno. Tutto, alora, o quasi,diverrà una gioia continua e crescente. Ciò chedovete fare, fatelo in modo giocoso. Credo che un modo adeguatodi concepire uno Spazio Sacro sia immaginare un campodi gioco. […] Tuttavia, giungeremo adire che o spazio sacro èdovunque solodopo aver appreso, attraverso adisciplinadela meditazione o ’esperienzadirettadei uoghi sacri, che cosa sia a sacralità. E’ a rilevanza metaforicadi un oggetto.” Ma ’autore ci ilumina anche sul sensodeglidei e persinodeglideidel’oscurità: “Kali (la parola significa “nerÔ e anche “il tempo”) è quel’abisso nerodel misterodal quale tutte e cose provengono e ritornano. Questa è Kali. a sua immagine principale è quela in cuidanza sul terrenodele cremazioni,dove vengono bruciati i cadaveri. Questa è adissoluzione. eidanza sul corpodel sudi, Siva, suo sposo. Il vostrodio è ’ostacolo finale chedovete superare […] Ildetto tantrico “per adorare undio,devidiventaredio a tua voltÔ significa chedobbiamo trovaredentrodi noi il ivelodi consapevolezza edi amore che adivinità riassume e simboleggia. […] Quando riusciamo a farlo, stiamo adorando queladivinità.” Questo ibro è un piccolo breviario, mi si perdoni il termine,da portare con se,da gustare e meditare anche negli aspetti che non sentiamo “nostri”, è un ibro che non parla ala mente, pur utilizzando il inguaggiodele parole, ma che entra nel profondo e cidischiude una comprensionedele cose che va aldi àdeladimensione ogica.