Nullius in verba. Il metodo nella rivoluzione scientifica - 9788891729064

Nullius in verba. Il metodo nella rivoluzione scientifica: "Nullius in verba" è il motto della Royal Society, la prima associazione scientifica, fondata in Inghilterra nel 1660. Per quanto forse ripreso da un vecchio verso di Orazio, questo ammonimento porta in sé i segni dei tempi nuovi e annuncia un programma di lavoro rivoluzionario. L'impegno che prescrive ai fellows del nuovo sodalizio, quello cioè di "non fare affidamento sulle parole di nessuno", ha infatti molte e immediate implicazioni. L'idea di una conoscenza basata non su ben costruite argomentazioni o su ineccepibili sillogismi, ma su fatti osservabili e sull'esplorazione diretta della natura, è la prima di esse: nessuna affermazione che non superi il vaglio della ragione sperimentale - della sperimentazione razionale, che procede in modo controllabile e ordinato - può trovare posto o considerazione in questo progetto. Ciò inevitabilmente richiama un problema di vecchissima data, quello cioè del metodo - della giusta strada da percorrere - che già nel pensiero antico era servito a distinguere la conoscenza valida da quella fallace, ma che ora assume una rilevanza e un significato molto diversi. Il libro si propone precisamente di esaminare questa riconsiderazione del problema metodologico e ricostruire il percorso lungo il quale, attraverso quella che viene di solito chiamata la "rivoluzione scientifica", si è andata definendo la consapevolezza metodologica della scienza moderna.
"Nullius in verba" is the motto of the Royal Society, the first learned society, founded in England in 1660. As far as maybe resumed from an old verse of Horace, this warning carries in itself the signs of the new times and announces a revolutionary work programme. The commitment that prescribes to new fellows Association to "not to rely on the words of anybody," he in fact many and immediate implications. The idea of a knowledge based not on well constructed arguments or syllogisms unexceptionable, but on observable facts and direct exploration of nature, is the first of them: no assertion that it does not exceed the scrutiny of reason-rational testing experimental, which proceeds so controllable and ordered-place or consideration in this project. This inevitably invokes a problem of very old date, namely the method-the right way to go-that already in ancient thought was served to distinguish the sound knowledge from that flawed, but who now takes on a very different meaning and significance. The book aims precisely to examine this reconsideration of methodological problem and rebuild the path along which, through what is usually called the "scientific revolution", is by defining a methodological awareness of modern science.