Francesco Giuseppe. Una dinastia al tramonto. I soggiorni dell'Imperatore in Trentino-Alto Adige - 9788868761523

Francesco Giuseppe. Una dinastia al tramonto. I soggiorni dell'Imperatore in Trentino-Alto Adige: Francesco Giuseppe ebbe sempre un rapporto privilegiato con il Tirolo, "provincia fedelissima" che ha unito il proprio destino a quello degli Asburgo dal 1363 al 1918. Nella sua prima visita, nel 1844, definì questa terra "un Paradiso" e per tutta la vita ci tornò spesso, in occasione delle manovre militari, ma anche per raggiungere la sua sposa, la misteriosa e sfuggente Sissi, che con i suoi soggiorni a Merano e a Campiglio contribuì in maniera determinante alla fortuna turistica di queste località. Per l'imperatore, il Tirolo rimase sempre la patria di Andreas Hofer che aveva pagato la sua fedeltà agli Asburgo con la vita, senza rendersi conto che le mancate risposte alle domande di autonomia e di modernizzazione, avrebbero finito per inimicargli i sudditi di lingua italiana. Durante i suoi sessantotto anni di regno, ci furono molti cambiamenti: dai primi treni a vapore, si passò alle automobili e poi agli aerei. Francesco Giuseppe cercò invece di mantenere solide le fondamenta del suo regno, alternando concessioni limitate, come il suffragio universale a continui rinvii per i problemi più spinosi relativi alle nazionalità. Amato dal popolo per la sua affabilità e compianto per le numerose disgrazie che fecero soprannominare gli Asburgo "la famiglia degli assassinati", fece del dovere il faro della sua esistenza. Si svegliava sempre all'alba e passava ore inchiodato alla sua scrivania, inseguendo il miraggio di controllare il suo impero attraverso i documenti che esaminava con meticolosa precisione. Ormai ostaggio dei generali dello Stato Maggiore, ansiosi di combattere
Franz Joseph always had a privileged relationship with Tyrol, a "very faithful province" that united its destiny to that of the Habsburgs from 1363 to 1918. In his first visit, in 1844, he called this land "a Paradise" and throughout his life he returned often, on the occasion of military maneuvers, but also to reach his wife, the mysterious and elusive Sissi, who with her stays in Merano and Campiglio contributed decisively to the tourist fortune of these places. For the emperor, Tyrol always remained the homeland of Andreas Hofer who had paid for his loyalty to the Habsburgs with his life, without realizing that the lack of answers to the questions of autonomy and modernization, would end up antagonizing his Italian-speaking subjects. During his sixty-eight years of reign, there were many changes: from the first steam trains, it passed to cars, and then to airplanes. Franz Joseph instead sought to keep the foundations of his kingdom solid, alternating limited concessions, such as universal suffrage with constant postponements for the thorniest problems of nationalities. Loved by the people for his affability and mourned for the many misfortunes that made the Habsburgs nickname "the family of the murdered", he made duty the beacon of his existence. He always woke up at dawn and spent hours nailed to his desk, chasing the mirage of controlling his empire through the documents he examined with meticulous precision. Now hostage to the generals of the General Staff, anxious to fight