Discorsi sulla superficie. Estetica, arte, linguaggio della pelle - 9788870006810

Discorsi sulla superficie. Estetica, arte, linguaggio della pelle: La pelle è il vestito corporeo del vivente, e in questo spazio al tempo stesso biologico e psichico l'estetica, l'arte, la poesia hanno scritto la storia naturale e culturale dell'essere umano. Dal mito di Marsia al martirio di San Bartolomeo, la privazione della pelle è innanzitutto la perdita dell'identità. La pelle, tuttavia, ancorché strappata spesso vive una esistenza autonoma, o addirittura "ritorna" a ricoprire il corpo sotto un altro aspetto. E così, in un rovesciamento talora sorprendente, spogliarsi dell'epidermide è simbolicamente - preannuncio di risurrezione, garanzia di una nuova vita. Questo ritornare alla vita e nella vita qualche volta, più concretamente, corrisponde ai ritocchi della chirurgia estetica, alla quale il desiderio della bellezza a tutti i costi affida un potere persino demiurgico.
The skin is the body suit of the living, and in this space at the same time biological and psychic aesthetics, art, poetry they wrote the natural and cultural history of the human being. From the myth of Marsia to the martyrdom of Saint Bartholomew, the deprivation of the skin is first the loss of identity. However, even though they are often torn skin lives a autonomous existence, or even "returns" to cover the body under another aspect. And so, in a reversal at times surprising, humbling of the epidermis is-symbolically-foretelling of resurrection, a new life. This back to life and in life sometimes, more specifically, corresponds to the finishing touches of cosmetic surgery, in which the desire of beauty at all costs a demiurgic power even.