Leopardi e l'angoscia - 9788839209993

Leopardi e l'angoscia: Michele Canalini segue il poeta di Recanati nei suoi spostamenti in Italia, da Milano a Firenze e Bologna sino a Napoli; e lo segue nella sua irrequietudine lungo un singolare percorso emotivo e gnoseologico, focalizzandosi sull'angoscia come unico e irriducibile strumento di conoscenza. Un po' come il topolino del racconto di Kafka, come ricorda Rita Mascialino nella Postfazione, "contento di vedere delle mura che restringano lo spazio, così che si avvicina alle mura, ma molto rapidamente le mura si fanno tanto vicine che il topo entra nell'ultima stanza oltre la quale non c'è più nessun rifugio e dove trova la trappola, il gatto che lo aspetta e se lo mangia dicendogli che deve solo cambiare direzione, cambiamento che non può più fare essendo ormai troppo tardi". Solo chi sperimenta le ristrettezze del proprio vivere, solo chi è messo con le spalle al muro dall'indigenza sentimentale di chi lo circonda, può reagire conoscendo la grandezza del proprio animo e può avvicinarsi al sapere dell'universo, facendo della poesia uno dei punti più alti della filosofia contemporanea. Giacomo Leopardi è tormentato nella sua esistenza dall'angoscia e proprio grazie a questa lascia al lettore di sempre i ritratti più belli e le sensazioni più "indefinite" che la lirica moderna abbia mai prodotto.
Michael Caesar follows the poet of Recanati in his travels in Italy, from Milan to Florence and Bologna up to Naples; and follows him in his restlessness along a singular path, epistemological and emotional distress as focusing on only unrepentant and instrument of knowledge. A bit like the Mickey Mouse of Kafka's story, as recalled by Rita Gigasomeone in the Afterword, "glad to see the walls that restrict space, so that comes close to the walls, but very quickly the walls are so close that the rat enters the last room beyond which there is no longer any refuge and where is the trap, the cat waiting for him and eats it, saying that only needs to change direction , change we can no longer do as already too late ". Only those who experience hardship of their live, only those who are placed with their backs to the wall of poverty of those around him, can react knowing his own mind and may approach to knowledge of the universe, making the poem one of the highest points of contemporary philosophy. Giacomo Leopardi is tormented by anguish in his life thanks to this leaves the reader ever more beautiful portraits and feel more "indefinite" that modern poetry has ever produced.