Confini mobili. Il principio autonomista nei modelli teorici e nelle prassi del regionalismo italiano - 9788814180446

Confini mobili. Il principio autonomista nei modelli teorici e nelle prassi del regionalismo italiano: Il volume indaga lo sviluppo del principio di autonomia nella teoria e nelle prassi del regionalismo italiano, con lo scopo di dimostrare quanto oggi risulti difficile individuare un modello preciso per l'Italia. Il regionalismo, infatti, è sempre stato considerato come fattore strumentale al perseguimento di obiettivi estranei all'autonomia, senza peraltro trovare adeguato riscontro nel concreto assetto dei rapporti tra centro e periferia. Le motivazioni di tale difficoltà, di natura storica e, soprattutto, politica, si possono rintracciare ripercorrendo le tappe del movimento regionalista: dal periodo risorgimentale di formazione dello Stato italiano alla Costituente; dalla lunga fase di inattuazione delle Regioni alle riforme costituzionali del 1999 e del 2001 e, da ultimo, alla recente proposta di controriforma dell'ottobre 2012. Dal quadro attuale emerge dunque un diritto regionale "confuso", immagine sbiadita e stravolta del disegno realizzato a grandi linee - e frettolosamente - con la modifica del Titolo V della Costituzione. La realtà dimostra che, per valorizzare effettivamente il principio di autonomia regionale, occorrerà prima un grande cambiamento culturale nella classe dirigente italiana. Se ciò non accadrà, il regionalismo sarà destinato a rimanere ancora a lungo alla ricerca di un valido modello.
The volume explores the development of the principle of autonomy in the theory and practices in the Italian regionalism, aiming to demonstrate that today it is difficult to pinpoint a precise model for Italy. Regionalism, in fact, has always been considered as instrumental factor in the pursuit of objectives unrelated to independence, without finding suitable match in concrete structure of relations between Centre and periphery. The reasons for this difficulty, historical and, especially, politics, can be retracing the steps of the regionalist movement: from Risorgimento Italian State formation in the constituent Assembly; the long phase of constitutional reforms of 1999 and inattuazione regions of 2001 and, finally, the recent proposal of the Counter Reformation in October 2012. The current framework emerges, therefore, a regional law "confused", image faded and distorted the drawing done in broad terms-and hastily-with the change of title V of the Constitution. The reality shows that, to enhance the principle of regional autonomy, it will take before a big cultural shift in the Italian ruling class. If this does not happen, regionalism will be destined to remain still for a long time looking for a good model.