Scandalo, bellezza e oblio. L'eredità letteraria di Dario Bellezza - 9788894041422

Scandalo, bellezza e oblio. L'eredità letteraria di Dario Bellezza: Alla morte di Dario Bellezza fecero calca le assordanti voci sulla tragica via crucis che fu la sua malattia. Il fantasma dell'AIDS che volteggiava fluente e rapido dalle bocche dei troppo zelanti giornalisti a quelle di coloro che fecero del poeta romano il simbolo di una generazione dai nuovi connotati sociali prese il sopravvento sulla sua produzione poetica e sul senso che essa ebbe all'interno del panorama letterario italiano. Ciò che nelle sue poesie egli riuscì a trattare con delicatezza (a volte violentata dal suo stesso verso), forte della mistica realtà inconscia che traspariva ad ogni vibrante e provocatoria parola, la società dello scandalo riuscì a banalizzarlo visceralmente. Ma era anche questo Bellezza: lo scandalo, l'esibizione che faceva distogliere lo sguardo disgustato della borghesia benpensante, che si faceva maschera sociale mischiata alla realtà scomoda e dura di un mondo che implodeva sulla sua mancanza di senso, sulla sua insita e profonda crisi d'esistenza.
The death of Dario Bellezza made mob the deafening voices on the tragic cross that was his disease. The ghost of AIDS that whirled fluent and fast from the mouths of overzealous reporters to that of those who made the Roman poet the symbol of a generation by new social connotations took over on his poetry and the meaning that it was within the Italian literary scene. What in his poems, he was able to treat gently (sometimes raped by his own verse), strong of the Mystic reality unconscious transpired at each vibrant and provocative Word, society of the scandal could trivialise it viscerally. But it was also this Beauty: the scandal, a performance that was looking away disgusted right-thinking bourgeoisie, who called himself a social mask mixed the uncomfortable reality and hard of a world that would implode on his lack of sense, on its inherent and profound crisis of existence.