Immaginari alterati. Politico, fantastico e filosofia critica come territori dell'immaginario - 9788857552217

Immaginari alterati. Politico, fantastico e filosofia critica come territori dell'immaginario: L'immaginario è un dispositivo di gestione del potere e parimenti di esercizio dell'opposizione. Vampiri, fantasmi e zombie non costituiscono mere maschere di un escapismo pilotato, ma sono metafore potenti incorporate in teorie critiche e in pratiche antagoniste. L'immaginario non occupa soltanto uno spazio ristretto del pensare umano, ma riassume in sé in forma attiva/cosciente e passiva/indotta tutte le formulazioni dell'attività intellettuale. Non è tanto l'immaginario a essere politico, quanto il politico a essere immaginario; così come lo sono la letteratura, l'arte, l'economia e perfino le scienze naturali nelle diverse articolazioni paradigmatiche che si sono succedute nel corso della storia. Occorre liberare l'immaginario dal ruolo falsamente sovrastrutturale che gli è affidato nella società dello spettacolo, per affermarne la dialettica appartenenza alla struttura stessa delle società umane e per far sì che tutta la sua potenza diventi strumento di radicale cambiamento dello stato di cose presenti. Quello che il lettore ha tra le mani è un testo antologico sui differenti ruoli e funzioni che l'immaginario può rivestire in ambito culturale, letterario, cinematografico e politico. Non a caso tutti gli autori sono redattori della webzine "Carmilla" il cui logo recita "Letteratura, immaginario e cultura di opposizione": una testata che da anni raccoglie l'attenzione quotidiana di migliaia di lettori, interessati a quella critica dell'esistente di cui si articolano qui alcuni percorsi. Prefazione di Valerio Evangelisti.
The imagination is a power management device and also the opposition. Vampires, ghosts and zombies do not constitute mere forms of escapism but powerful metaphors are driven embedded in critical theories and antagonistic practices. The imagination not only occupies a small space of human thinking, but it encompasses conscious and passive/active/induced fit all formulations of intellectual activity. It's not so much the imagery to be political, as the politician to be imaginary; as are literature, art, economics and even the natural sciences in several paradigmatic joints that have occurred throughout history. We must liberate the imagination by the role entrusted to him falsely in the society of the spectacle involving superficial politics, to affirm the dialectic belonging to the very structure of human societies and to ensure that all its power to become instrument of radical change of the State of things present. What the reader has in his hands is a text anthology on the different roles and functions that the imagination can play in cultural, literary, film and politics. Not surprisingly all authors are editors of the webzine "Carmilla" whose logo reads "literature, imagery and culture of opposition": a headboard that collects daily attention of thousands of readers, interested in the criticism of the existing which are articulated here some paths. Foreword by Valerio Evangelisti.