«In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini» (Gv 1,4). Saggi di bioetica filiale - 9788825523126

«In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini» (Gv 1,4). Saggi di bioetica filiale: Negli ultimi decenni del secolo scorso abbiamo assistito alla nascita di due correnti che, pur connesse in radice, per diverso tempo hanno fatto fatica a incontrarsi: la cosiddetta "morale rinnovata", frutto delle indicazioni conciliari che richiedevano alla teologia morale una maggiore aderenza alla Scrittura e alla dimensione teologico-cristologica, e la "bioetica", frutto del vertiginoso evolversi delle conoscenze e delle possibilità di intervento sulla vita. Il periodo adolescenziale delle due nuove nate è stato turbolento, al punto di ignorarsi spesso reciprocamente, se non addirittura delegittimarsi a vicenda: la fede non ha nulla da dire di più, sulla vita dell'uomo, di quanto non dica già la ragione in se stessa; la scienza e la tecnica sono comunque sospette e pregiudizialmente dannose per l'uomo in quanto tale. Il volume - che raccoglie il frutto di numerosi anni dedicati all'insegnamento, all'incontro con persone in situazioni di fragilità, al confronto a livello istituzionale e "feriale" con i vari temi della bioetica - nasce nell'ambito della morale teologica filiale e offre alcuni spunti per mostrare l'estrema rilevanza del dato teologico per la comprensione e l'indirizzo delle questioni bioetiche.
In the last decades of the last century we have witnessed the birth of two currents that, although connected in the root, for some time have struggled to meet: the so-called "renewed morality", the result of the conciliatory indications that required theology adherence to Scripture and thetheological-Christological dimension, and "bioethics", the result of the dizzying evolution of knowledge and possibilities for intervention in life. The adolescent period of the two new born has been turbulent, to the point of often ignoring each other, if not even delegitimizing each other: faith has nothing more to say about the life of man than it already says reason in itself; science and technology are, however, suspicious and prejudicially harmful to man as such. The book - which collects the fruit of many years dedicated to teaching, to the encounter with people in situations of fragility, to the institutional and "weekday" confrontation with the various themes of bioethics - is born in the context of theological morality branch and it offers some insights to show the extreme relevance of theological data for the understanding and direction of bioethical issues.