Riverberi. Improvvisi e strambotti - 9788860323309

Riverberi. Improvvisi e strambotti: "Amo presentarmi da solo ai lettori. Dopo il mio primo libro di 'Riverberi', dove i sonetti rappresentavano le mutazioni del tempo con le sue realtà di sogni e illusioni, ecco l'edizione di questo secondo libro di 'Riverberi' dove il riflettore viene puntato questa volta sulle immagini disordinate del tempo che ormai ha perduto il suo fascino onirico per restare ancorato a una ferrea e sconcertante realtà. Quello che mi resta sono quindi lampi di immagini raccolte a cominciare dalla più tenera età per arrivare ai giorni d'oggi, immagini custodite gelosamente nella memoria per essere poi dischiuse nei brevi tratti di un disegno poetico. Poesie brevi, come la realtà sfuggente, forse poesie anche troppo brevi e lapidarie, tanto basta però per cercare di descrivere questo mondo effimero e superficiale, nel quale i vecchi sogni, tanto cari a certi poeti, si liquefanno nella realtà abnorme e grottesca, quasi infantile ma inconsciamente tragica e immobile, nel suo apparente trasformismo, da meritare stupore, ironia e compassione. Per coloro che ancora si interessano di metrica, informo che gli improvvisi, per il fatto di essere tali, non possono obbedire a schemi predefiniti cari alla poesia classica; gli strambotti invece ricalcano il discorso metrico prestabilito, anche se, per alcuni di essi, ho fatto ricorso al verso tredecasillabo, scarsamente adoperato nella nostra poesia." (Carlo Cantagalli)
"I love stand alone readers. After my first book of ' Reflections ', where the sonnets were mutations of time with its reality of dreams and illusions, here is this second edition book of ' Reflections ' where the spotlight is focused this time on the images of that time already disorderly has lost its appeal to keep dream anchored in a strong and disconcerting reality. What I have left are then flashes of images collected from an early age to get nowadays, guarded images in memory before being opened up in short sections of a poetic design. Short poems, like the elusive reality, perhaps even too short poems and lapidary, enough though to try and describe this ephemeral and superficial world in which the old dreams, so dear to some poets, liquefy in abnormal and grotesque reality, almost childlike, but unconsciously tragic and still, in its apparent transformation, deserves AWE, humor and compassion. For those still interested in metrics, you should know that sudden, for being such, cannot obey default schemas dear to classical poetry; the mimic speech instead strambotti metric, although for some of them, I resorted to towards tredecasillabo, poorly used in our poetry. " (Carlo Cantagalli)