Amici per la storia. Lettere 1942-1966 - 9788843069149

Amici per la storia. Lettere 1942-1966: Nelle lettere di due protagonisti della storiografia moderna e contemporanea, Cantimori e Manacorda, sono discusse molte vicende dell'organizzazione culturale del Partito comunista italiano e dei suoi rapporti con gli intellettuali negli anni Cinquanta Sessanta: le riviste "Movimento operaio", "Società" e "Studi storici", l'Istituto Gramsci, la commissione culturale. Al centro del denso carteggio è principalmente il rapporto fra la politica e la cultura: il ragionare dei due studiosi verteva sulla convinzione che la ricerca dovesse essere, come sosteneva Gramsci, tanto più "interessata" quanto più "impegnata", e sull'interrogativo se fosse possibile svolgere in maniera indipendente la propria attività pur aderendo a un partito. Su questo le loro posizioni divergeranno, dopo l'invasione sovietica dell'Ungheria, Cantimori uscirà dal PCI, mentre Manacorda, convinto che fosse possibile condurre la ricerca e dirigere riviste autonomamente, rimarrà iscritto. Dalle lettere e dal confronto con altre fonti private e del PCI emergono significative novità in merito ad alcuni passaggi di quegli anni, soprattutto, la complessità degli eventi e la drammaticità con la quale venivano vissute scelte personali o decisioni imposte: una complessità che conferma quanto sia necessario studiare il Novecento superando le barriere ideologiche della guerra fredda.
In the letters of two protagonists of the modern and contemporary historiography, Cantimori and Manacorda, are discussed many events of the cultural organisation of the Italian Communist Party and its relations with intellectuals in the 1950s 60s: the magazines "movement", "company" and "historical studies", the Istituto Gramsci, the cultural Commission. In the middle of the dense correspondence is primarily the relationship between politics and culture: the reasoning of two scholars focused on the belief that research should be, as Gramsci, especially as "involved" as "committed", and whether it was possible to independently carry out their activities while adhering to a party. Their positions on this will diverge, after the Soviet invasion of Hungary, Cantimori exits the PCI, while Manacorda, convinced that it was possible to conduct research and direct their own magazines, will remain listed. The letters and other private sources and emerging PCI significant innovations regarding certain passages from those years, above all, the complexity of the events and drama with which experienced personal choices or decisions imposed: a complexity which confirms the need to study the Novecento overcoming ideological barriers of the cold war.