Achille Michelizzi. Architects - 9788860554987

Achille Michelizzi. Architects: È verso una modernità sensibile che paiono orientarsi alcune posizioni teoriche e progettuali attualmente di spicco in Italia. Tra queste, emerge il rettilineo itinerario di Achille Michelizzi, improntato fin dai suoi esordi alle molte voci colte in quello spazio sospeso e intermedio che viene generato dallo stemperarsi della struttura del moderno. In una sua ideale genealogia è riconoscibile in filigrana l'adesione a una sorta di contemporaneo hegelismo, che passando per Schinkel e per Behrens, approda alla lezione purista dei maestri italiani del Novecento, caratterizzata dal razionalismo di Terragni, dalla logicità di Libera, ma soprattutto dalla semplice raffinatezza di Franco Albini. Alle sue radici ampie si sommano poi anche radici più circoscritte legate alla terra di Toscana e alla sua Scuola. In questa fluida densità formativa, gli accenti dei suoi lavori si collocano proprio nel rapporto con le mille sfaccettature dei luoghi, nellmincessante dialogo tra permanenza e modificazione: per questo grande attenzione si dà alle connessioni, alle giunture, alle cerniere, alle teste, ai coronamenti, agli angoli; ovvero al come queste forme si rapportano fra loro, dimostrando come la vera essenza del fare progetto stia nella non comune magia dellminvisibile, nelle variabili sonorità dei propri accenti. Stesse dinamiche nel caso del rapporto con la dimensione urbana, intesa come una fitta rete di relazioni che permette di innestare profondamente i nuovi interventi nel corpo preesistente della città.
And from a modernity that seem to orient some theoretical positions and projects currently prominent in Italy. Among these, Maithem Achilles route straight emerges, based since its inception at many educated voices in that space that is generated by the suspended and intermediate dissolve modern structure. In his ideal genealogy is recognizable in contemporary adherence to a sort of watermark Hegelianism, which passing by Schinkel and Behrens, arrives at the lesson of the Italian masters of the 20th century, characterized by pure rationalism of Terragni, the reasonableness of free, but especially from the simple sophistication of Franco Albini. To his roots large sum then even tighter roots related to terra di Toscana and his school. In this fluid stem density, the accents of his works lie precisely in relation to the diversity of places, nellmincessante dialogue between permanence and change: why great attention you give to connections, joints, hinges, the heads, the wainscoting, the corners; or how these forms relate to each other, showing how the very essence of making project lies in uncommon magic dellminvisibile, sonority of its variables with accents. Same dynamics in the case of the relationship with the urban dimension, understood as a dense network of relationships that allows you to engage deeply new interventions in the existing body of the city.