Leggere il tempo negli spazi. Il '68 cinquanta anni dopo, visto al Sud - 9788849541298

Leggere il tempo negli spazi. Il '68 cinquanta anni dopo, visto al Sud: L'appuntamento con il cinquantesimo anniversario del Sessantotto si è concretizzato per l'Istituto Campano per la Storia della Resistenza nella realizzazione di un importante convegno internazionale di cui nel presente fascicolo della rivista sono contenuti gli 'atti'. Mantenendo fede alla ormai tradizionale impostazione con cui si dà vita ad iniziative del genere, si è tenuto ben fermo l'ancoraggio al punto di vista «del Sud» e «da Sud» nella trattazione del tema, rispondendo al tempo stesso all'imperativo del «leggere il tempo negli spazi». In questo modo si è inteso per un verso contrastare il pregiudizio antimeridionale che in campo storiografico è ancora ben radicato e si esprime nella sbandierata convinzione di un Mezzogiorno assente, o mal presente, ai momenti ed eventi salienti della storia nazionale, o «grande storia». Per l'altro, riconoscere che la storia o è localizzata o semplicemente non è, se è vero, come certamente è, che un luogo è «lo spazio che abita il tempo», vale a dire la storia che vi si svolge.
The appointment with the 50th anniversary of the Sixty-eight was realized for the Campano Institute for the History of Resistance in the realization of an important international conference, which in this dossier of the magazine contains the ' acts.' In keeping with the now traditional approach by which such initiatives are created, anchoring the "Southern" and "Southern" views in the treatment of the subject has been firmly established, while responding to the imperative of "reading time in the spaces." In this way it is intended to counter the anti-Southern prejudice that in the field of historiographic is still well rooted and is expressed in the flag-waving conviction of a Mezzogiorno absent, or ill-present, at the highlights and moments of national history, or "great story." For the other, acknowledging that history is either localized or simply is not, if it is true, as it certainly is, that a place is "the space that inhabits time", that is, the history that takes place there.