Ludus pythagoricus e divina proporzione. I privilegi della divina proporzione - 9788885441064

Ludus pythagoricus e divina proporzione. I privilegi della divina proporzione: Un brano dal primo capitolo "I giudizi sineterici in sede estetica": "Ai lettori di questa Rivista è certo nota la teoria estetica di Carmelo Ottaviano, quale egli l'ha esposta nella 3a ediz. della Metafisica dell'Essere Parziale, ed in Sophia, fasc. 1°, 1954, pp. 3-46. Come premessa a questo articolo la riassumerò brevemente. Con il declinare del dominio dell'estetica crociana e della sua visione dell'intuizione pura o lirica e della assoluta soggettività, anche in Italia si è incominciato a parlare di oggettività del bello. Ma l'Ottaviano ha fatto qualche cosa di più: riallacciandosi alle nostre grandi tradizioni, ha voluto identificare i criteri essenziali di tale valutazione. Nel Libro VI° della Metafisica, dopo ampia esposizione storica delle teorie estetiche da Platone a Croce, rilevato quanto era da rigettare e ciò che potevasi accettare, ha trovato uno spiraglio di luce nelle teorie di Aristotele, di Boezio, di Roberto Grossatesta e di Luca Pacioli, per i quali fondamento del bello è la proporzione. L'Ottaviano si è posto allora il problema in questi termini: Quale armonia di proporzioni è condizione oggettiva del bello?"
An excerpt from the first chapter "guest sineterici in aesthetics": "to the readers of this magazine is certainly note the aesthetic theory of Carmelo Ottaviano, which he exhibited in 3rd ed. the metaphysics of being partial, and Sophia, fasc. 1??, 1954, pp. 3-46. As a premise to this article will summarize briefly. With the decline of the domain of aesthetics Croce and his vision of pure intuition or lyrical and absolute subjectivity, even in Italy has started to talk about objectivity of beauty. But Octavian has done something more: referring back to our great traditions, wished to identify the essential criteria of the evaluation. In Book VI of metaphysics, after extensive historical display of aesthetic theories from Plato to cross, detected as it was to reject and accept what improperly, has found a glimmer of light in the theories of Aristotle, Boethius, by Robert Grosseteste and Luke Pacioli, for whom the Foundation of beauty is the proportion. The Octavian was posed the problem in these terms: what harmony of proportions is objective condition of beauty? "