Gli italiani prima dell'Italia. Un lungo Settecento, dalla fine della Controriforma a Napoleone - 9788843096596

Gli italiani prima dell'Italia. Un lungo Settecento, dalla fine della Controriforma a Napoleone: È nota la frase attribuita a Massimo d'Azeglio, "fatta l'Italia bisogna fare gli italiani", ma è concepibile provare a invertire la successione cronologica tra i due processi, giacché per fare l'Italia era pur necessario che esistessero in qualche forma e in numero sufficiente gli italiani, con un bagaglio di lingua e memorie comuni e di idee condivise, tra le quali la coscienza della propria arretratezza rispetto alla parte più sviluppata dell'Europa e il desiderio di superare la tradizionale frammentazione politica. La prima si affermò e si diffuse tra le classi colte a partire dagli ultimi decenni del Seicento, il secondo fu un portato dell'età rivoluzionaria e napoleonica, in cui ebbero un peso determinante lo sconvolgimento degli antichi assetti politici e l'esperienza dello Stato moderno con i suoi ordinamenti, i codici, l'esercito, la scuola. Di qui la periodizzazione adottata, che abbraccia quasi un secolo e mezzo di storia italiana e fa largo posto, accanto agli aspetti politico-istituzionali e alle vicende culturali, alle strutture economiche e alle forme di socialità proprie del nostro lungo Settecento.
It is known the phrase attributed to Massimo d'azeglio, "made Italy must do the Italians", but it is conceivable to try to reverse the chronological succession between the two processes, since to make Italy was necessary to exist in some form and in number Enough Italians, with a background of common language and memories and shared ideas, including the conscience of their backwardness with respect to the most developed part of Europe and the desire to overcome the traditional political fragmentation. The first was affirmed and spread among the classes seized from the last decades of the Seventeenth century, the second was a result of the revolutionary and Napoleonic age, in which they had a decisive influence on the upheaval of the ancient political sieges and the experience of the State Modern with its ordinations, the codes, the army, the school. Hence the periodization adopted, which embraces almost a century and a half of Italian history and makes wide place, alongside the political-institutional aspects and cultural events, the economic structures and forms of sociability of our long Eighteenth.