Mercato regole democrazia. L'UEM tra euroscetticismo e identità nazionali - 9788859809081

Mercato regole democrazia. L'UEM tra euroscetticismo e identità nazionali: Le difficoltà causate dalla crisi finanziaria hanno determinato nei tempi recenti un significativo cambiamento del quadro disciplinare europeo, cui fa riscontro l'esigenza di approfondire le scelte tecniche effettuate nell'Unione per contrastare la fase recessiva in atto. Conciliare la difesa dei debiti sovrani con l'applicazione di misure improntate a rigore identifica il complesso compito demandato agli organismi di vertice dell'UE, che al presente vive in un clima di incertezze, in una realtà in bilico tra "rischi ed opportunità". Le decisioni assunte dal Consiglio europeo a fine giugno 2012 hanno segnato una svolta nel processo d'integrazione economica. E divenuta possibile una più compiuta valutazione sia degli interventi attivabili dal 'fondo salva Stati' a favore dei paesi in difficoltà, sia delle operazioni disposte dalla Banca centrale europea per riequilibrare i mercati. La presentazione di un progetto di unione bancaria, correlata a forme di 'supervisione unica' demandata alla BCE, riconosce la centralità della tecnica nella definizione delle misure necessarie ad affrontare con successo le avversità dell'oggi. E la risposta comune alla carenza della 'politica' (peculiare di alcuni membri dell'Unione), al deficit di democrazia tipico dell'apparato istituzionale europeo, alla consapevolezza di essere giunti ad un bivio tra continuità e disgregazione del programma avviato col trattato di Maastricht.
The difficulties caused by the financial crisis have led in recent times a significant shift of the disciplinary framework European, which has been the need to deepen the technical choices made in the Union to counter the recession. Reconciling the defence of sovereign debt by applying measures based on rigor identifies the complex task entrusted to the bodies of the EU Summit, which at present lives in a climate of uncertainty, in a world poised between "risks and opportunities". The decisions taken by the European Council at the end of June 2012 marked a turning point in the process of economic integration. And become possible a more complete assessment of interventions that can be activated by ' ESFs ' in favour of countries in difficulty, both of transactions arranged by the European Central Bank to balance the markets. The presentation of a draft Banking Union, related to forms of ' unique ' supervision entrusted to the ECB, recognizes the centrality of the technique in the definition of the necessary measures to successfully face the adversity of today. And the common response to the shortage of ' politics ' (peculiar to some members of the Union), the democratic deficit is typical of European institutional apparatus, the feeling of being at the crossroads between continuity and disruption of program started with the Treaty of Maastricht.