Lo scorpione sul petto. Iconografia antiebraica tra XV e XVI secolo alla periferia dello Stato pontificio. Ediz. illustrata - 9788849229042

Lo scorpione sul petto. Iconografia antiebraica tra XV e XVI secolo alla periferia dello Stato pontificio. Ediz. illustrata: In uno scomparto di predella della Madonna del Pergolato, venduta nel 1447 da Giovanni Boccati alla confraternita dei Disciplinati di Perugia, il personaggio che sta puntando la lancia alle spalle di Cristo, percuotendolo e incitandolo a camminare, porta sul petto un grosso scorpione nero, che campeggia su una vistosa casacca gialla: lo scorpione è il simbolo del popolo ebraico, il giallo è per eccellenza il colore dell'infamia. Grazie a questi e ad altri attributi, come ad esempio il naso adunco, il cappello a punta, il segno giallo, la scarsella da usuraio, il tallit o la lunga barba, è possibile identificare con chiarezza nella pittura tra '400 e '500 la figura dell'ebreo, effigiato in genere in modo peggiorativo, talora con tratti del volto deformi e ripugnanti, mentre compie gesti oltraggiosi nei confronti della Cristianità o mentre riceve un'esemplare punizione per la sua azione profanatoria. Questo libro illustra una serie di soggetti iconografici antiebraici, diffusi su un territorio che solo orientativamente coincide con le attuali regioni Umbria e Marche. Analizzate nei loro contesti e per la loro funzione d'uso, tali fonti iconografiche divengono uno straordinario documento, finora scarsamente utilizzato, che permette di indagare come gli ebrei e l'ebraismo fossero guardati e interpretati dalla prospettiva cristiana. Dietro l'origine e lo sviluppo di questi soggetti iconografici c'è in genere un'acquisizione di ordine dottrinale, morale o economico, che deve essere promossa e difesa...
In a magazine of predella della Madonna del Arbour, sold in 1447 by John Palates to the confraternity of the Flagellants of Perugia, the character who is pointing a spear behind Christ, percuotendolo and urging him on to walk, take a big chest black Scorpion, which stands on a conspicuous yellow jacket: Scorpio is the symbol of the Jewish people, yellow is the color par excellence of infamy. Thanks to these and other attributes, such as the hooked nose, pointy hat, the yellow sign, Saeed from the tallit, money lender or the long beard, it is possible to identify clearly in the painting between ' 400 and ' 500 figure of the Jew, generally portrayed in a pejorative way, sometimes with the face deformed and repulsive, while turns outrageous gestures towards Christianity or while receiving an exemplary punishment for his profane action. This book illustrates a number of iconographic subjects, widespread anti-Jewish on a territory that only roughly coincides with the current regions of Umbria and Marche. Analyzed in their contexts and for their use, these iconographic sources become an extraordinary document, sparsely used so far, which makes it possible to investigate how the Jews and Judaism were watched and interpreted from the Christian perspective. Behind the origin and development of these iconographic subjects there is typically an acquisition of doctrinal order, moral or economic, which must be promoted and defended ...