Arturo Vermi. Catalogo ragionato. Ediz. illustrata - 9788857238869

Arturo Vermi. Catalogo ragionato. Ediz. illustrata: Il Catalogo Ragionato di Arturo Vermi (Bergamo, 1928 - Paderno d'Adda, 1988) presenta l'opera creativa dell'artista e ne diviene, per quella simbiosi tipica di Vermi tra impegno nell'arte e vissuto esistenziale, la sua vera biografia, dell'uomo oltre che dell'artista, dei suoi sentimenti, della sua sensibilità e spiritualità. Suddiviso in nove sezioni, ognuna corredata da note che la introducono, il Catalogo presenta tutte le opere note documentate e illustrate, adottando qui il criterio di procedere, come suggerito nel 1983 dallo stesso Vermi in una Lettera aperta, "come in un calendario, cercando di spiegare almeno i motivi contingenti e sociali che hanno motivato la ricerca". A partire dal periodo informale degli inizi (anni '50), viene qui presentata la vera ricerca del segno quale "interprete dello spazio". Dai segni dei primi anni '60 di Lavagne e Lapidi, questa gestualità diventa sempre più ordinata per approdare ai Diari, un linguaggio pittorico ridotto ai minimi termini: il segno è incisivo e protagonista, si ripete con sequenze che scandiscono la superficie pittorica al punto da poter essere interpretato come scrittura. Con il proseguire del suo lavoro, il segno è visto da Vermi come un tratto sempre più minimale: dai Paesaggi leggeri e irrazionali, alle tele monocrome segnate ora da un'asta verticale nelle Presenze, ora da due linee parallele in basso a destra nelle Figure in uno spazio tempo, ora da una linea orizzontale parzialmente incurvata a ricordo dell'onda del mare nelle Marine. Dalla metà degli anni '60 la sua opera risente della vicinanza di Lucio Fonta
The Catalogue Reasoned by Arturo Worms (Bergamo, 1928-Paderno d'adda, 1988) presents the artist's creative work and becomes, for the symbiosis typical of Worms between commitment to art and existential life, his true biography, of Man as well as of the artist, Of his feelings, of his sensibility and spirituality. Divided into nine sections, each accompanied by notes that introduce it, the Catalogue presents all the documented and illustrated works, adopting here the criterion of proceeding, as suggested in 1983 by the same Worms in an open Letter, "as in a calendar, Trying to explain at least the contingent and social motives that motivated the research. " Since the informal period of the beginning (Years ' 50), the real search for the sign is presented here as "interpreter of space". From the signs of the first years ' 60 of Whiteboards and Gravestones, this gestuality becomes more and more orderly to reach the Diaries, a pictorial language reduced to the lowest terms: The sign is incisive and protagonist, repeats itself with sequences that mark the pictorial surface to the A point that can be interpreted as writing. With the continuation of his work, the sign is seen by Worms as a trait more and more minimal: from the light and irrational Landscapes, to monochrome canvases marked now by a vertical rod in Attendance, now by two parallel lines at the bottom right in the Figures in a space Time, now from a partially curved horizontal line in memory of the sea wave in the Marines. Since the mid ' 60 his work is affected by the closeness of Lucio Fonta