Lo spirito del ritorno. Studi su concetto e rappresentazione in Hegel - 9788869830518

Lo spirito del ritorno. Studi su concetto e rappresentazione in Hegel: Come si può restituire nel linguaggio concettuale il significalo dell'arte e della religione, più in generale della rappresentazione nel suo complesso, senza alcuna perdita di contenuto? I saggi di questo volume, come cinque variazioni sul tema, intendono mostrare che, per non ridurre il legame tra rappresentazione e concetto, se non a una cancellazione operata dal secondo sulla prima, a una irenica quanto insignificante convivenza, occorre fare della rappresentazione ciò in cui il pensiero reperisce la propria genesi e fa esperienza di sé. Anziché interrogarsi sull'eventuale perdita, pertanto, si tenta qui di riformulare la domanda stessa. Concentrandosi sul ruolo dell'arte nella filosofia della religione e della tragedia nella fenomenologia dello spirito, sulla matrice teologica di alcuni termini filosoficamente decisivi e sulle condizioni di una riconciliazione che muove da una riflessione sul rapporto tra Antico e Nuovo Testamento, i capitoli di cui è composto il libro indagano il modo in cui il pensiero, tornando sui propri passi, matura la capacità di mettere capo a una traduzione che produce un plus inedito e dunque un'emancipazione nella stessa misura in cui salvaguarda la reversibilità, revocando tuttavia la semplice ripetizione, tra la lingua di destinazione, quella del concetto, e la lingua di provenienza, quella dell'arte e della religione.
How can you return in conceptual language the youthe of art and religion more generally the representation as a whole, without any loss of content? The essays in this volume, as five variations on the theme, they intend to show that, in order not to reduce the link between representation and concept, if not at a deletion made by the second to the first, a pacifist as insignificant representation must be done together what we thought finds its genesis and experience itself. Rather than consider the eventual loss, therefore, you try to rephrase the question here. Focusing on the role of art in philosophy of religion and tragedy in the phenomenology of spirit, on the theological matrix of some terms and conditions of a crucial reconciliation that philosophically moves from a reflection on the relationship between the old and New Testaments, the chapters that make up the book investigating how the thought, returning on their steps, matures the ability to put a translation that produces a plus unpublished and therefore an emancipation to the same extent in which safeguards the reversibility, revoking however the simple repetition, between the target language, the concept, and the language of origin, that of art and religion.