Paesaggi socialmente utili. Accoglienza e assistenza come dispositivi di progetto e trasformazione urbana. Ediz. illustrata - 9788874627059

Paesaggi socialmente utili. Accoglienza e assistenza come dispositivi di progetto e trasformazione urbana. Ediz. illustrata: Questo libro muove da alcune considerazioni trasversali. In primo luogo si tratta della riflessione sul futuro, o meglio sull'aspirazione al futuro, inteso - per dirla con Arjun Appadurai - come fatto culturale. Non si sopravvive al disagio senza aspirazione al futuro, che costituisce il presupposto per reagire mettendo a punto una qualche abilità o competenza. Uno degli strumenti di cui disponiamo per avviare concretamente un ragionamento sul futuro rimane il progetto, qui inteso come intreccio e dialogo tra pianificazione (politiche) e azioni capaci di apprendere e quindi di evolvere (azioni collaborative). La ricerca sviluppa l'ipotesi che nuovi progetti possano nascere dalla collaborazione tra design e pianificazione, cioè tra singole azioni e scopi collettivi, tra soluzioni dirette e vantaggi a lungo termine. Questa ricerca tenta di stabilire una dialettica positiva tra queste due famiglie di azioni, che dialogano poco sul campo degli interventi rivolti al sociale, almeno nel nostro Paese. Le nuove pratiche di contrasto della marginalità sociale sono profondamente connesse alle molte esperienze contemporanee di convivenza, collaborazione, scambio e cooperazione, che stanno lentamente trasformando i modi di abitare, lavorare, spostarsi, divertirsi, conoscere e creare.
This book is based on several considerations. Firstly this is the reflection on the future, or rather the suction line to the future, intended-to quote Arjun Appadurai-as a cultural thing. You don't survive the discomfort without aspiration to the future, which is a precondition to react by developing some skills or competence. One of the tools at our disposal to start concretely a reasoning about the future remains the project, here understood as plot and dialogue between planning (politics) and actions that can learn and then to evolve (collaborative actions). The research develops the hypothesis that new projects can be born from the collaboration between design and planning, i.e. between individual actions and collective purposes, between direct solutions and long term benefits. This research tries to establish a positive dialectic between these two families of actions, which speak little about the field of interventions aimed at social, at least in our country. New practices to combat social marginalization are deeply connected with many contemporary experiences of coexistence, cooperation, Exchange and cooperation, which are slowly transforming the ways of living, working, moving, have fun, learn and create.