Artis magnae sive de regulis algebraicis, liber unus - 9788856831610

Artis magnae sive de regulis algebraicis, liber unus: Il testo proposto è stato definito portando a compimento il confronto con l'edizione successiva, anch'essa curata da Cardano e pubblicata nel 1570. Sulla base della definizione di un modello sufficientemente stabile del testo dell'Artis magnae si potrà pensare di procedere alla ricostruzione dell'evoluzione del pensiero di Cardano e quindi a un più appropriato inquadramento di questo importante scritto algebrico nella cornice dell'intero edificio architettonico del suo pensiero. Si è giunti in tal modo alla determinazione di un modello di testo, descrittivamente corredato di tutte le varianti raccolte in note a piè di pagina, che, in assenza del manoscritto utilizzato dall'Autore per la stampa, può rappresentare un primo rilevante risultato critico, capace di offrire al lettore contemporaneo il testo cardaniano emendato dagli errori formali e dai numerosi refusi ed imperfezioni, connaturati alle modalità procedurali proprie della stampa dei testi nel Cinquecento, che la successiva edizione, portata a compimento da Charles Spon e compresa negli Opera omnia, apparsi a Lione nel 1663, ha consolidato e, in più circostanze, ha contribuito a diffondere.
The proposed text has been called bringing to fulfilment of comparisons with the next edition, also edited by Cardano published in 1570. On the basis of the definition of a model stable enough of Artis magnae you might think proceeding with the reconstruction of the evolution of the thought of Cardano and then to a more appropriate framework for this important architectural building within the framework of the algebraic integer written of his thought. It has come to contribute to the determination of a text template, descriptively with all varieties gathered in footnotes, that in the absence of the manuscript used by the author to the press, can represent a critical first with result, able to offer the contemporary reader the text cardaniano amended by formal errors and numerous misprints and imperfections , the printing of the texts at their own procedural rules inherent in the 16th century, that the next edition, completed by Charles Spon and included in the complete works, published in Lyon in 1663, has consolidated and, on various occasions, helped popularize.