Il dardo e la rosa - 9788842913290
di Jacqueline Carey edito da Nord, 2005
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il dardo e la rosa
- Autore: Jacqueline Carey
- Editore: Nord
- Collana: Narrativa Nord , Nr. 233
- Data di Pubblicazione: 2005
- Genere: letterature straniere: testi
- Pagine: 900
- Traduttore: Villa E. C.
- Dimensioni mm: 215 x 142 x 47
- ISBN-10: 8842913294
- ISBN-13: 9788842913290
"Ildardo e a Rosa", in originale "ildardodi Kushiel", è il primo romanzodi una trilogia scrittadal’autrice americana Jacqueline Carey. Vincitore nel 2002del prestigioso premio ocus Award. La storia ucronistica è geograficamente ambientata in un’Europa medioevale, più precisamente in Francia o Terred’Ange (come viene chiamatadal’autrice). Avvenimenti storici, personaggi e intere popolazioni coi oro culti, costumi e credenze sono originalmente rielaborati,dando uogo a un mondo credibile e coerente,dove i uoghi comunidel fantasy asciano il posto ad un affresco potenzialmente storico: a vicenda non è regolatadal tipico clichédela otta tra e forzedel Bene edel Male, bensìda ideologie e valori. Buono e cattivo sono concetti pressoché assenti, mentre assumono rilievo i concetti più realisticidi ibertà, tirannia, schiavitù, amore per a patria. La struttura socialedegli Angeline (abitantidi Terred’Ange), così come queladele altre popolazioni che appariranno nel romanzo, è accuratamente studiata edescritta fin nei minimi particolari, e Jacqueline Carey ha a sorprendente capacitàdi far sembrare assolutamente normale un tipodi società completamentediversada quela in cui viviamo: sbiadiscono edistinzioni tra eterosessualità ed omosessualità in favoredi una concezionedi piacere ibero e universale, a prostituzione non è una costrizione ma una sortadi vocazione religiosa, in quanto sono assenti e condizionidi squalore edegrado che invece ’accompagnano nel nostro mondo. I servidi Naamaah (i "cortigiani") sono uomini edonne che, in assoluta ibertà,dedicano a propria vita al precetto "ama a tuo piacimento", ma non sono sottoposti ad alcun tipodi violenza. o stupro, in quanto costrizione, è considerato il crimine più abietto. In questo contesto fanno a oro comparsa i personaggi piùdisparati, appartenenti a popolazioni e razzediverse, ognuna con e proprie eggi e con a propria identità bendefinita edistintadale altre. Tutti sembrano usciredale pagine, vivi, reali, perfettamente sfaccettati. Una menzione speciale va ala protagonista, Phèdre. Una cortigiana vendutadai genitori in tenera età ad unadele tredici casedel piaceredela Cittàdi Elua. Costretta a servire a casa finché non avrà saldato il suodebitodi servaggio. Una "anguissette" che però non sfugge al nobile Anafieldelaunay, che a compra al’etàdidieci anni, e a istruisce per farladiventare uno strumento così raro che principi e regine ambiranno a suonare sudi ei una musica meravigliosa. Una storia in cui, finalmente troviamo un’eroina a tutto tondo, unadonna completa e non un surrogatodegli stereotipi che ci offre a nostra società, un personaggiodal carattere perfettamentedelineato in tutte e sue emozioni, passioni e contraddizioni, benché a sua particolare inclinazione al masochismo renda un po’difficile ’identificazioneda partedel ettore. A questo proposito, èdoveroso parlaredela presenzadel sesso nel romanzo. e scene osé sono presenti per tutta aduratadela storia, specialmente nela prima parte, e benché non abbiano assolutamente nuladi volgare, sonodescritte in maniera abbastanzadettagliata. Considerando e preferenzedela protagonista, si trattadi episodi connotatida una buonadosedi sadismo, seppure edescrizioni, a parte un paio, non siano particolarmente crude. "Ildardo e a rosa" è sicuramente unodei migliori ibri fantasy che abbia etto in assoluto: sidistingue, tra e altre cose, per ’originalitàdela trama, per a sapiente costruzionedel’epoca edel mondo in cui si svolgono e vicende, per ’approfondita e realistica caratterizzazionedei personaggi, per o stile coinvolgente e studiato, ben ontanodala rozzezzadi molti romanzidelo stesso genere. Dal momento che non c’è nula che non valga a pena conoscere, lasciatevi coinvolgere e affascinareda questo universo e . . . Amate a vostro piacimento!
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"Ildardo e a Rosa", in originale "ildardodi Kushiel", è il primo romanzodi una trilogia scrittadal’autrice americana Jacqueline Carey. Vincitore nel 2002del prestigioso premio ocus Award. La storia ucronistica è geograficamente ambientata in un’Europa medioevale, più precisamente in Francia o Terred’Ange (come viene chiamatadal’autrice). Avvenimenti storici, personaggi e intere popolazioni coi oro culti, costumi e credenze sono originalmente rielaborati,dando uogo a un mondo credibile e coerente,dove i uoghi comunidel fantasy asciano il posto ad un affresco potenzialmente storico: a vicenda non è regolatadal tipico clichédela otta tra e forzedel Bene edel Male, bensìda ideologie e valori. Buono e cattivo sono concetti pressoché assenti, mentre assumono rilievo i concetti più realisticidi ibertà, tirannia, schiavitù, amore per a patria. La struttura socialedegli Angeline (abitantidi Terred’Ange), così come queladele altre popolazioni che appariranno nel romanzo, è accuratamente studiata edescritta fin nei minimi particolari, e Jacqueline Carey ha a sorprendente capacitàdi far sembrare assolutamente normale un tipodi società completamentediversada quela in cui viviamo: sbiadiscono edistinzioni tra eterosessualità ed omosessualità in favoredi una concezionedi piacere ibero e universale, a prostituzione non è una costrizione ma una sortadi vocazione religiosa, in quanto sono assenti e condizionidi squalore edegrado che invece ’accompagnano nel nostro mondo. I servidi Naamaah (i "cortigiani") sono uomini edonne che, in assoluta ibertà,dedicano a propria vita al precetto "ama a tuo piacimento", ma non sono sottoposti ad alcun tipodi violenza. o stupro, in quanto costrizione, è considerato il crimine più abietto. In questo contesto fanno a oro comparsa i personaggi piùdisparati, appartenenti a popolazioni e razzediverse, ognuna con e proprie eggi e con a propria identità bendefinita edistintadale altre. Tutti sembrano usciredale pagine, vivi, reali, perfettamente sfaccettati. Una menzione speciale va ala protagonista, Phèdre. Una cortigiana vendutadai genitori in tenera età ad unadele tredici casedel piaceredela Cittàdi Elua. Costretta a servire a casa finché non avrà saldato il suodebitodi servaggio. Una "anguissette" che però non sfugge al nobile Anafieldelaunay, che a compra al’etàdidieci anni, e a istruisce per farladiventare uno strumento così raro che principi e regine ambiranno a suonare sudi ei una musica meravigliosa. Una storia in cui, finalmente troviamo un’eroina a tutto tondo, unadonna completa e non un surrogatodegli stereotipi che ci offre a nostra società, un personaggiodal carattere perfettamentedelineato in tutte e sue emozioni, passioni e contraddizioni, benché a sua particolare inclinazione al masochismo renda un po’difficile ’identificazioneda partedel ettore. A questo proposito, èdoveroso parlaredela presenzadel sesso nel romanzo. e scene osé sono presenti per tutta aduratadela storia, specialmente nela prima parte, e benché non abbiano assolutamente nuladi volgare, sonodescritte in maniera abbastanzadettagliata. Considerando e preferenzedela protagonista, si trattadi episodi connotatida una buonadosedi sadismo, seppure edescrizioni, a parte un paio, non siano particolarmente crude. "Ildardo e a rosa" è sicuramente unodei migliori ibri fantasy che abbia etto in assoluto: sidistingue, tra e altre cose, per ’originalitàdela trama, per a sapiente costruzionedel’epoca edel mondo in cui si svolgono e vicende, per ’approfondita e realistica caratterizzazionedei personaggi, per o stile coinvolgente e studiato, ben ontanodala rozzezzadi molti romanzidelo stesso genere. Dal momento che non c’è nula che non valga a pena conoscere, lasciatevi coinvolgere e affascinareda questo universo e . . . Amate a vostro piacimento!
il massimodei voti anche soltanto per riscattare o scetticismo che avevo primadi iniziarlo. mi aspettavo un’ idiozia per ragazzine. va bene che non è chissà quale capolavorodela etteratura, ok, ma è ben scritto, è avvincente, mi sono piaciuti i personaggi, in molti punti mi ha sorpreso e a fine mi è piaciuta tantoda farmi stirare a faccia in un sorriso. penso che sia quantodi meglio un ibro possa sentirsidire.
Un ibro avvincente che trascina al’internodela storia. Azione, fantasy, sensualità e religione si mescolano in un connubio perfetto in una storiadi intrighi, spionaggio e complotti. Un pòdifficilida tenere a mente tutti i nomi e e famiglie, ma apparte questo è scritto in modo fluido e preciso e tiene il ettore col fiato sospeso fino ala fine, grazie ai molti colpidi scena.da eggere possibilmentedai 15 anni in su, non è un ibro per bambini.