Damnatio memoriae. Italia e fascismo. Scritti storici sui tabù del nostro tempo - 9788832165333

Damnatio memoriae. Italia e fascismo. Scritti storici sui tabù del nostro tempo: A quasi ottant'anni di distanza, il ventennio mussoliniano rimane il periodo più discusso della storia italiana. Le censure e le lotte ideologiche hanno spesso impedito di cogliere le complessità di quell'epoca lontana, che con tutti i suoi drammi rappresentò comunque un passaggio importante della nazione in cammino. Tra le due guerre si sviluppò un pensiero economico-sociale antitetico al liberismo che influenzò irrimediabilmente le evoluzioni del dopoguerra. Il Codice Civile del '42, le politiche demografiche e le teorie geopolitiche sono alcuni dei principali elementi di interesse nati nel contesto della dittatura. Inoltre, una serie di personaggi controcorrente aspetta ancora di essere riportata al centro del dibattito: Gradi, Panunzio, Di Crollalanza, Berto Ricci, Tassinari, Solaro, Bombacci, Biggini. Questo viaggio controcorrente si completa con incursioni storiche sul Risorgimento e la Prima guerra mondiale fino alle figure di Mattei e Olivetti, che si intrecciano, volenti o nolenti, con il ventennio su cui è caduta la damnatio memoriae.
Nearly eighty years later, the 20-year-old Mussolinian remains the most discussed period in Italian history. Censorship and ideological struggles have often prevented us from grasping the complexities of that distant era, which with all its dramas nevertheless represented an important passage of the nation on the road. Between the two wars developed an economic-social thought antithetical to liberalism that irreparably influenced the evolutions of the post-war period. The Civil Code of '42, demographic policies and geopolitical theories are some of the main elements of interest born in the context of dictatorship. In addition, a series of countercurrent characters is still waiting to be brought back to the center of the debate: Gradi, Panunzio, Di Crollalanza, Berto Ricci, Tassinari, Solaro, Bombacci, Biggini. This counter-current journey is complemented by historical incursions into the Resurgence and the First World War to the figures of Mattei and Olivetti, who intertwine, willingly or unwillingly, with the twenty years on which the damnatio memoriae has fallen.