Terra dei liberi. Perché l'America deve governare il mondo - 9788827812624

Terra dei liberi. Perché l'America deve governare il mondo: Da quando Cristoforo Colombo approdò sull'isoletta di Guanahani, fra Eurasia e America si è instaurato un processo di reciproca osmosi: mentre il Vecchio Mondo proiettava sul Nuovo i propri miti e le proprie utopie, quest'ultimo si poneva quale segno di contraddizione rispetto alle civiltà tradizionali ancora basate su feudalesimo e intolleranza. Il saggio analizza le cause materiali, culturali e teologiche alla base dell'emergere degli Stati Uniti d'America quale superpotenza globale, esamina le radici dell'odio diffuso di cui sono vittima e traccia un quadro della missione alla quale essi sono chiamati: abbattere le vetuste sovranità etno-nazionali per costruire uno Stato mondiale fondato sui princìpi dell'economia di mercato e della democrazia liberale, unica forma di coesistenza in grado di tutelare l'uguale dignità di ogni individuo umano e di soddisfare la sete d'infinito che alberga nella sua natura.
Since Christopher Columbus landed on the islet of Guanahani, between Eurasia and America there has been a process of reciprocal osmosis: While the Old World projected on the new its own myths and Utopias, the latter was placed as a sign of contradiction Compared to traditional civilizations still based on feudalism and intolerance. The essay analyzes the material, cultural and theological causes underlying the emergence of the United States of America as a global superpower, examines the roots of the widespread hatred of which they are the victim and traces a picture of the mission to which they are called: To bring down the old ethno-national sovereignty to build a world state based on the principles of market economy and liberal democracy, the only form of coexistence able to protect the equal dignity of each human individual and to satisfy the thirst of infinity that houses in its nature.