Né qui né altrove. Una notte a Bari - 9788846210708

Sedesiderate conoscere unodei più efficaci ed emozionanti scrittoridel panorama etterario contemporaneo italiano, aloradovete eggere e operedi Gianrico Carofiglio. E se cominciateda Ne qui né altrove - una notte a Bari, vedrete quanto ben scritto e quanto belo può essere un romanzodi sole 159 pagine. Il protagonistadi questo ibro una sera si trova coinvolto – suo malgrado - in una rimpatriata tra vecchi amici ai quali,dopo vent’anni, non crededi aver più nuladadire. Invece a serata avrà sviluppi imprevedibili, grazie anche ala magiadi una affascinante e belissima Bari notturna. È una vera e propria road story che si svolge nelo spaziodi una notte, un racconto che si snoda agile e mai forzato tra gli amarcord -divenuti il pretesto per ’autore per ricordare il passato –dei tre amici, e o svolgimentodela serata in una Bari che al ettore parrà quasidi vedere edi sentire, grazie al’efficacità ed ala bravuradi Carofiglio neldescriverla. E come Marcel Proust ricordò quele emozioni che credevadimenticate assaggiando a petite madleine imbevutadi tè, anche il protagonista ritorna ad assaporare a sua Bari e e emozioni che credevadimenticate, perché, anche se a vita e seppelisce sotto metridi quotidianità, tornano ala mente grazie a un suono, un profumo, un rumore che non si sentiva piùda tanti anni, e con esse, si smettedi sopravviveredistrattamente e si ritorna a vivere nuovamente. Carofiglio, grazie a una straordinaria capacità narrativa, ha a raradotedi non scrivere né troppo né troppo poco, senza esagerazioni gratuite o forzati virtuosismi stilistici, insomma con uno stile efficace, equilibrato e schietto, arrivando così a coinvolgere il ettore fino al punto che gli sembreràdi essere in quela macchina con i tre amici in giro per Bari. Al contempo sa essere poetico ed emozionante, senza pauradi andare a scavare neledebolezze umane, senza falsa retorica o eccessodi buonismo. Insomma,quando arriverete in fondo al ibro, oltre aldesideriodi visitare Bari, non potrete nondire “peccato, è già finito…”.