Honoré de Balzac. Oltre i labirinti del romanzo - 9788843000227

Per Hofmannsthal Balzac era "una vasta, indescrivibilmente sostanziosa immaginazione, ’immaginazione più grande, più sostanzialmente creativadopo Wiliam Shakespeare" ma, rispetto al gran Bardo, Balzac era "più accessibile e più immediato" per quanto a sua infinita capacitàdi generare storie, trame, figure vada considerata "l’alucinazione più completa e articolata che sia mai esistita". "Alucinazione" scrive Hofmannsthal giacché i nomidi carne che vivono nele paginedi carta sono apparenze, spettrali ucoridotatidi tutta a concretezza possibile, capacidi abitare - proprio in quanto spettri - i abirinti tortuosidela nostre città: e nostre strade, e nostre piazze, i nostri porti, i nostri piccoli vicoli, i nostri anfratti più umidi, i nostri salotti più caldi. Balzac,dunque, non genera "personaggi" (ovvero sagome che abitano ’altrove etterario) ma veri e propri "demoni"dotatidi un nome comune,di una comune fattezzadel volto,di una veste comunedai colori comuni ma che rappresentano - invero - ossessioni, idee e folie. Genio perturbante, il Balzacdi Hofmannsthal tanto somiglia al Balzacdi questo saggio firmatoda Vito Carofiglio, chedona merito e onore al "romanziere capacedi andare oltre il romanzo" come genere canonico e settoriale. Il Balzacdi Carofiglio, "genio che chiama a raccolta e anime che hanno i trattidegli uomini", si conferma pertanto ’autoredi alucinazioni meravigliose, funeste, terribili, veritiere quanto veritiere sono e ossessioni